Irene (Sudafrica), 18 giu. (Ap) – La furia di Marcello Lippi per scuotere gli “imbambolati” attaccanti azzurri. Nel corso di un allenamento, il ct della nazionale italiana, segnato ancora una volta dalla scarsa vena in fase di trasformazione dei suoi uomini, ha urlato ai suoi e scagliato un pallone a terra per la rabbia. “Se non attaccate mai l’area di tiro, non segnerete mai”, ha detto Lippi ai vari Alberto Gilardino, Vincenzo Iaquinta e Antonio Di Natale. “Quando i vostri compagni hanno la palla, non potete girovagare per il campo e guardarli. Dovete attaccare gli spazi in attacco”.
E Daniele De Rossi, nel corso della conferenza stampa tenuta oggi, ha confermato che qualcosa non torna. “Ci manca qualcosina, ma non solo in attacco”, ha ammesso il centrocampista della Roma, autore del gol dell’1-1 contro il Paraguay all’esordio nei Mondiali. “Certo, se fossimo un po’ più pericolosi non guasterebbe. L’altra sera sul campo bagnato la palla scivolava via e non era facile arrivare all’ultimo passaggio. Certo, resta il fatto che dobbiamo comunque ancora migliorare”. Il problema attacco non è però legato agli attaccanti, secondo De Rossi: “In campionato hanno segnato tantissimi gol e non ci dimentichiamo che nel 2006 nemmeno c’era Paolo Rossi e nessuno si è lamentato…”.
A dispetto di tutto questo, comunque, De Rossi non teme un’uscita prematura dai Mondiali. “Non qualificarci agli ottavi sarebbe un completo fallimento, sarebbe come se la nazionale neozelandese di rugby uscisse al primo turno dei loro Mondiali. Io invece credo che arrivare in semifinale sarebbe per noi un risultato di tutto rispetto”. L’Italia tornerà in campo domenica alle 16 a Nelspruit proprio contro la Nuova Zelanda, che nel suo match d’esordio ha bloccato a sorpresa sull’1-1 la Slovacchia.
CAW
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