Roma, 15 dic. (TMNews) – Un incontro di circa 40 minuti per fare il punto con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sui lavori parlamentari sulla manovra economica, che domani verrà approvata dalla Camera con voto di fiducia. E’ questo il senso della visita del presidente del Consiglio, Mario Monti, al Quirinale nel tardo pomeriggio di oggi. Riflessioni sulle cose fatte, occhi puntati su quelle ancora in sospeso.
Perchè è chiaro a entrambi che tre quarti del cammino della Finanziaria in Parlamento sono compiuti. Il voto di domani a Montecitorio non dovrebbe destare sorprese, malgrado le proteste ostruzionistiche della Lega. Quanto al Senato, l’intenzione è di dare il via libera al pacchetto anti-crisi nel giro di due giorni la prossima settimana: senza ulteriori modifiche, dunque.
L’attenzione di premier e Quirinale si sposta sulle questioni ancora aperte, perchè – come ha ribadito più volte il capo dello Stato – la crisi è “grave” e – come il governo ha lasciato intendere – lo sforzo del Paese non si ferma certo al decreto ‘Salva Italia’. Un fronte certamente aperto è quello delle liberalizzazioni, il cui slittamento è stato ampiamente criticato dal Pd. Un tema sul quale sia il ministro Corrado Passera, che il presidente del Consiglio hanno precisato di voler insistere.
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