Un detenuto proprietario di due appartamenti si è visto arrivare una richiesta di pagamento dell’Imu come se fossero seconde abitazioni in quanto la cella viene considerata come residenza. Qualche settimana fa l’ufficio tributi del Comune di Monvalle ha inviato al detenuto che sta scontando la pena nel carcere di Bollate, nel Milanese, una richiesta di pagamento Imu seconda casa per i due appartamenti di cui l’uomo risulta co-proprietario. Per il Comune, spiega il quotidiano,
l’abitazione principale (quella su cui avrebbe diritto all’esenzione) è in via Cristina di Belgioioso 120, ovvero l’indirizzo del carcere. Il detenuto si è rivolto all’ufficio del Garante lombardo dei carcerati, Donato Giordano, che ha definito la vicenda «un’ingiustizia» spiegando che «cercheremo di porvi rimedio». Il difensore punta sul fatto che il detenuto non vanta un diritto reale sulla cella – come previsto dall’articolo 13 del decreto legislativo 201/2011 – che quindi non può essere la sua «dimora abituale». Anche perché, spiega Giordano, lì l’uomo non ci sta certo per piacere.
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