MORAZZONE A Morazzone solo appalti a «Chilometro Zero». Il Comune ha approvato in questi giorni un dispositivo che introduce una procedura d’appalto protezionistica, che favorisce le imprese e le aziende locali nel rapporto con l’ente pubblico per appalti di importo inferiore ai 500 mila euro. «Si tratta di un documento – hanno spiegato il sindaco Matteo Bianchi e l’assessore Maurizio Mazzucchelli – che va nella direzione della protezione delle aziende del territorio e dell’economia locale». Praticamente con questo documento l’amministrazione
invita i propri funzionari, per i casi ammessi dalla Legge, ad invitare aziende e imprese operanti sul territorio varesino e lombardo. Questo vale dall’acquisto di beni all’appalto per l’opera pubblica. «La legge già lo prevede – spiega Bianchi – ma fino ad oggi è mancato il coraggio nell’applicare questa possibilità. Oggi con la crisi la politica ha il dovere di tutelare il territorio e questa scelta fatta dal comune di Morazzone va proprio in questa direzione, prestando maggiore attenzione all’economia locale, spendendo i propri soldi sul territorio».
Queste procedure potranno essere attivate esclusivamente nell’ambito delle spese in economia, anche mediante affidamento per mezzo di cottimo fiduciario, per importi fino a 200 mila euro, rivolgendosi ad aziende lombarde; inoltre le procedure si applicano all’aggiudicazione degli appalti per lavori di importi compresi tra i 100 e i 500 mila euro, invitando di volta in volta almeno 5 imprese, tutte del territorio della provincia di Varese.
«Questo non è un dispositivo contro qualcuno – sottolinea Bianchi – ma un provvedimento a favore del territorio. So che anche altri comuni si stanno interessando e addirittura la Provincia di Varese si sta muovendo in questa direzione. Noi siamo per la lobby del territorio che può essere un meccanismo valido per uscire dalla crisi e per rimettere in moto l’economia locale. Siamo certi che in questo modo i soldi dei cittadini avranno più valore, perché siamo convinti che un euro speso in un’azienda varesina porti maggiori benefici al territorio rispetto allo stesso euro speso in un’azienda di Udine o di Catanzaro».
Il provvedimento approvato a Morazzone è stato suggerito dall’associazione dei costruttori edili di Varese, lo ha spiegato il presidente Alberto Castelli: «Un anno fa abbiamo suggerito questa modalità di appalto ai 141 comuni della provincia. Oggi siamo contenti che qualcuno abbia iniziato ad applicarla, segno di apertura da parte della politica e attenzione agli stimoli del territorio. Certamente un provvedimento non può da solo essere la soluzione alla crisi e ai problemi del settore, ma si tratta di un piccolo passo verso il miglioramento».
b.melazzini
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