MORAZZONE Da Albizzate a Morazzone, passando per Castronno e Gazzada, gli utenti del servizio di raccolta porta a porta dei rifiuti sono sul piede di guerra contro il Coinger, il consorzio che gestisce lo smaltimento dei rifiuti in un comprensorio di 23 Comuni, che da qualche tempo sta adottando una politica restrittiva sulla differenziata, non ritirando i sacchi non conformi alle indicazioni.
Il nuovo protocollo, che viene applicato gradualmente in tutti i Comuni raggiunti dal servizio,
questa mattina ha sorpreso i cittadini di Morazzone, dove sono rimasti a terra circa 300 sacchi dei rifiuti, con grande indignazione da parte dei cittadini. Il sindaco del paese,Matteo Bianchi, ha avviato una discussione sul tema via Facebook, sottolineando l’importanza di una corretta informazione sull’argomento e avanzando dubbi sull’efficacia della strada intrapresa dal consorzio: «Credo che questo giro di vite sia eccessivo e soprattutto non sia stato spiegato a dovere – dice Bianchi -. Avevamo 300 sacchi in strada stamattina. Non è possibile! Si ottiene l’effetto contrario perché la gente si stuferà di essere virtuosa sul tema. Siamo ormai a quasi il 70% di differenziata e la gente, pagando, giustamente non si aspetta un disservizio. Quantomeno sarebbe utile che Coinger spiegasse ai cittadini come devono comportarsi. Tutti vogliono migliorare per una giusta qualità ambientale, ma non si possono lasciare i sacchi in strada». Sulla stessa barca anche i comuni di Castronno, Brunello e Gazzada, che a giorni avranno un incontro con Coinger perché a detta dei cittadini la situazione sta davvero intollerabile.
Coinger spiega le proprie ragioni: «Partiti in ottobre, i controlli posti in essere anche per i sacchi viola stanno portando ai risultati sperati. Si è riusciti ad incrementare il livello di differenziazione, togliendo dal sacco viola quelle frazioni “nobili” quali plastica, vetro, carta, erroneamente conferite nel rifiuto indifferenziato. È diminuita anche la quantità di umido nel sacco viola». I dati di Coinger dimostrano che dopo il giro di vite la produzione pro capite di rifiuti a novembre-febbraio è diminuita dai 132 kg dello scorso anno ai 107 di quest’anno
b.melazzini
© riproduzione riservata