Mornago, Mirko non ce l’ha fatta Morto l’uomo caduto in baita

MORNAGO È morto ieri mattina all’ospedale di Novara Mirko Primon, il giovane di 37 anni di Mornago caduto in Val Bognanco lo scorso sabato 10 marzo. Il giovane, che si trovava in una baita insieme ad altri tre amici, aveva riportato nella caduta un gravissimo trauma cranico.

Dopo aver trascorso diversi giorni in coma nel reparto di rianimazione dell’ospedale Maggiore, Mirko Primon ieri è deceduto. Mirko viveva in via Verdi a Mornago nella frazione di Vinago. Era molto amato, lo conoscevano in tanti. Faceva l’operaio in un’azienda meccanica della zona industriale di Mornago. La tragica notizia ha iniziato a circolare lasciando tutti senza parole: «Una notizia terribile – ripetono i titolari della Cooperativa di Crugnola – lo conoscevamo da un paio di anni, era un frequentatore del locale. Una persona straordinaria, ben voluto da tutti. Un ragazzo semplice, perbene, davvero una gran brava persona».

La sua morte ha sconvolto l’intera comunità: «Aveva in bocca il sorriso – ripete zia Gemma – un ragazzo bravissimo. Era un grande lavoratore, aveva un sacco di amici perché era impossibile non volergli bene. Capitava di vederci ed era sempre molto gentile e disponibile. Un ragazzo umile e semplice». Mirko viveva con la famiglia, i genitori e la sorella, e si era fatto apprezzare per le sue grandi qualità umane. «Era un lavoratore instancabile –

ripetono gli amici – frequentava la Cooperativa di Crugnola e gli piaceva stare con le persone. Era una persona socievole e molto altruista». Una persona perbene la cui scomparsa ha lasciato tutti senza parole: «Per noi – raccontano gli amici di Crugnola – oggi è un giorno di grande lutto, appena abbiamo saputo che Mirko non ce l’aveva fatta siamo rimasti sconvolti. Speravamo ce la facesse e invece le cose sono andate diversamente. Ci stiamo organizzando per fare qualcosa per lui».

Nel frattempo gli agenti del Commissariato di Domodossola stanno portando avanti le indagini per chiarire le circostanze della caduta. Per il momento l’ipotesi più accreditata è quella della disgrazia: sembra che l’uomo per motivi da accertare abbia perso l’equilibrio finendo disteso a terra. Era stato soccorso dagli amici, poi un ambulanza lo aveva trasportato all’ospedale. Di ieri la notizia che in paese nessuno avrebbe voluto ricevere. Solo nei prossimi giorni, effettuata l’autopsia, sarà fissata la data dei funerali.

b.melazzini

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