Lonate Ceppino Verrà effettuata questa mattina alle 8.30 l’autopsia sul corpo di Klaudia Metaj, la giovane ragazza albanese morta lunedì nelle acque dell’Olona. Allo stato attuale, tra tutte le ipotesi al vaglio della procura di Busto Arsizio, la più accreditata resta quella accidentale. L’ipotesi del suicidio era già stata accantonata da subito, in quanto l’analisi del profilo della ventitreenne non ha lasciato margini di dubbio: si trattava infatti di una ragazza inserita in paese, con un matrimonio felice, madre di una bimba di due anni e con un’attività lavorativa ben avviata (la pizzeria d’asporto in via IV novembre a Lonate Ceppino). E allo stesso modo, al momento gli inquirenti non hanno rilevato alcun elemento che possa far pensare all’intervento di terzi nella dinamica dell’incidente.
La ricostruzione più probabile rimane dunque quella della disgrazia: Klaudia avrebbe fatto tutto da sola. La bicicletta corre lungo la ripida discesa di via Bestetti, diretta verso il fondovalle. Si tratta di una strada lunga e alberata, che in questo periodo dell’anno e nell’ora in cui si presume sia accaduto l’incidente (tra le 16 e le 17), è spesso umida e sicuramente buia. Ad un certo punto la donna potrebbe aver sbandato, perso il controllo del suo mezzo ed aver impattato contro il guardrail,
finendo nelle acque del fiume.
Qui finisce il campo del possibile e iniziano le evidenze: sul parapetto del ponte di via per Lonate Ceppino, dove la ragazza è caduta in acqua, c’è il segno dell’impatto della bicicletta, una strisciata di vernice compatibile con quella della bici, inoltre nello stesso punto sono stati trovati anche un pedale e la parte di un fanalino. È qui che Klaudia Metaj è finita nell’Olona ed è stata trascinata dalla corrente del fiume 500 metri più a valle, dove il cadavere si è impigliato nei rami di un cespuglio di rovi e dove è stata trovata dal marito Edi poco dopo le 7 della mattina successiva all’incidente.
Non è tuttavia stata ancora ritrovata la bici della donna, elemento che però da solo non basta ad alimentare dubbi su eventuali responsabilità di terzi nel tragico incidente che è costato la vita a Klaudia. La Procura di Busto sta ancora valutando la possibilità di far dragare il fiume alla ricerca del mezzo: prima di prendere una decisione in questa direzione tuttavia si dovrà attendere l’esito dell’autopsia. Sarà infatti l’esame del medico legale l’elemento più utile a chiarire i dubbi che ancora rimangono sui tragici momenti che hanno preceduto la caduta della giovane donna nelle acque dell’Olona.
Sull’asfalto della strada che attraversa il fiume i carabinieri di Tradate e di Fagnano Olona non hanno trovato segni di frenate o di impatto, elementi che porterebbero ad escludere anche la tesi del pirata della strada.
f.artina
© riproduzione riservata