Mortale di viale Belforte Otto mesi per la ragazza

VARESE Era sobria. Non aveva assunto sostanze stupefacenti. E non viaggiava nemmeno a un’andatura particolarmente elevata. Ma il destino ha voluto ugualmente fare il suo corso. Ieri la 22enne, universitaria di Malnate, ha patteggiato 8 mesi di reclusione per omicidio colposo. Era lei, infatti, la ragazza che guidava la Citroen C2 nella quale, il 24 aprile 2010, trovò la morte il 22enne Stefano Albrigi, anche lui di Malnate.

La tragedia si verificò poco prima dell’una di notte in viale Belforte, a Varese. La Citroen stava lasciando la città. Alla curva subito dopo il cimitero, la giovane perse il controllo del mezzo, che si pose di traverso sulla carreggiata. Dal lato opposto saliva una station wagon che ha centrò in pieno il lato del passeggero, dove sedeva Albrigi. Per lui, nonostante i soccorsi, non ci fu nulla da fare.

L’avvocato difensore Carlo Zonda ha dimostrato che Giorgia viaggiava a una velocità ben inferiore a quella ipotizzata dal consulente della procura: non 104 Km/h, bensì 68 in un tratto dove il limite era di 90. Secondo il giudice, tuttavia, la ragazza aveva comunque l’obbligo di commisurare la velocità alle condizioni della strada: era notte, la curva è pericolosa e aveva da poco piovuto, con il risultato che l’asfalto era particolarmente viscido. Giorgia, quindi, avrebbe dovuto essere ancora più cauta. Di qui il patteggiamento e la pena aggiuntiva della sospensione della patente per sei mesi (dal momento in cui la sentenza passerà in giudicato).

In aula è emerso un altro particolare che fa riflettere. La station wagon che risaliva viale Belforte al momento dell’impatto procedeva a 48 Km/h: una velocità modesta, sufficiente però per togliere la vita a un ragazzo.

e.marletta

© riproduzione riservata