MILANO – Il calcio piange Sergio Brighenti: è morto questa notte, a 90 anni, l’ex attaccante di Inter e nazionale, nonché tecnico dell’Italia al fianco di Azeglio Vicini. Ne dà notizia la Lega di serie A, con le condoglianze alla famiglia.
Oltre a vincere due scudetti con l’Inter, nel ’53 e nel ’54, segnò 155 reti tra serie A e B. Ma il suo gol più famoso è quello segnato a Wembley contro l’Inghilterra, il 6 maggio 1959, con gli azzurri sotto di 2-0: fu il primo realizzato nello stadio londinese contro i padroni di casa dalla nazionale.
Il suo nome compare però anche negli annali del Varese Calcio, come allenatore. Dopo una prima esperienza sulla panchina al Parma, infatti, Brighenti arrivò a Masnago in serie A nelle ultime giornate della stagione 1968-69, subentrando a Bruno Arcari. Un’avventura breve e sfortunata, che culminò con la retrocessione in serie B per un solo punto, all’ultima giornata di campionato.
Gravina: con Brighenti se ne va un attaccante straordinario
“Con Sergio Brighenti se ne va uno straordinario attaccante, che ha accompagnato diverse generazioni di appassionati, e un grande uomo di calcio, che ha legato il suo nome allo storico primo gol azzurro a Wembley e alla Nazionale allenata da Azeglio Vicini, di cui è stato braccio destro”. Così il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ricorda Brighenti. “Alla famiglia – aggiunge Gravina – le mie condoglianze e quelle di tutta la Federcalcio”.
I funerali di Brighenti si svolgeranno giovedì, alle ore 10,30, nella chiesa Santi Apostoli Piero e Paolo in via Papa Giovanni XXIII ad Arluno (Milano).