Venezia, 4 set. (Apcom) – Un poliziotto cinico per scommessa salva un detenuto che sta per annegare nella sua cella. Riceve una medaglia e diventa tenente. Il suo gesto eroico gli provoca danni permanenti alla schiena, e dolori che può calmare solo con un potente antidolorifico. Il passo verso la droga è quasi naturale. ‘Il cattivo tenente:ultima chiamata New Orleans’ di Werner Herzog in concorso alla 66esima Mostra del Cinema di Venezia è un film in chiaroscuro dove il bene e il male sono perennemente divisi da una sottile linea di confine, che in qualsiasi momento può essere varcata. Nel cast oltre a Nicola Cage, il protagonista, anche Eva Mendes e Val Kilmer.
Terence McDonagh (Nicolas Cage), detective della Squadra Omicidi è, dopo sei mesi dall’incidente, un cocainomane fatto e finito. Uno che si appropria della droga sequestrata durante le operazioni, che corrompe i colleghi o alla bisogna li ricatta, si apposta per sequestrare la droga a coppiette in vena di sesso e cocaina, intrattiene un ‘romantica’ relazione con una prostituta tossicodipendente ‘Frankie’ (Eva Mendes) alla quale è proprio lui a procurare la cocaina.
Non c’è alcune segno di vergogna o pentimento in questo rappresentante dell’ordine pubblico. Anzi. Quando viene sterminata una famiglia di africani coinvolti nello spaccio di droga, Terence ci si butta a pesce, lui per i superiori è la persona giusta per condurre le indagini. Anche se gran parte della giornata la passa completamente ‘strafatto’.
E in effetti è così, raid notturni per appropriarsi della cocaina a parte. Il tenente trova un testimone dell’omicidio, un ragazzino di 15 anni, lo deve proteggere, il racket della droga potrebbe ucciderlo.
Nel frattempo la dipendenza di Terence diventa difficile da gestire, i suoi metodi d’indagine, le minacce che rivolge a tutti e la fuga dell’unico testimone oculare in Inghilterra, fanno sì che il tenente sia sollevato dall’incarico.
Indebitato, sempre alla ricerca di cocaina, ricattato per i suoi debiti dalla malavita che vorrebbe anche abusare di Frankie, Terence decide di passare informazioni al boss della droga Big Fate, mandante del massacro degli africani.
Gli passerà informazioni sulle operazioni antidroga della Polizia. La cosa funziona, il ‘cattivo tenente’ trova soldi e tantissima droga e come se non bastasse incastra il boss, viene promosso capitano e sposa Frankie, che nel frattempo ha smesso con la coca ed è pure incinta. E’ inutile dire che Terence continuerà a ‘tirare’ e a coltivare in solitudine il suo vizio, magari razziando le solite coppiette in cerca di intimità e un pò di sballo.
‘Il cattivo tenente’ è un film divertente, che fa la parodia dei film americani di genere. Qui però la morale non c’è, ed è proprio questo che lo rende eccezionale. Formidabili le battute di Cage fuori di testa e con le allucinazioni. Simboliche e misteriose le apparizioni dei rettili: il serpente all’inizio, l’alligatore e le due iguane, che per il regista rappresentano il delirio della dipendenza dalla droga. Eva Mendes convince nel ruolo della prostitua disposta a cambiare per amore, Val Kilmer appesantito viene oscurato dalla bravura di Cage.
La fisicità di Nicolas Cage è maestosa, riesce a dare in ogni momento l’immagine e la percezione di qualcuno che soffre da morire per i dolori alla schiena e che non dorme mai a causa della cocaina. Imperdibile la scena delle minacce all’anziana madre del deputato del Congresso.
Bnz
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