Venezia, 5 set. (APCom) – Presentato fuori concorso alla 66. Mostra l’attesissimo film di John Turtutto e Roman Paska “Prove per una tragedia siciliana”. “E’ una Sicilia reale,dove coesistono arte, cultura, magia e natura quella che John Turturro ha raccontato in questo lavoro e per questo lo ringrazio: per aver mostrato una Sicilia vera, fuori dagli stereotipi della mafia e della corruzione” ha affermato visibilmente emozionata Donatella Finocchiaro, una delle interpreti del film-documentario.
Un affresco nuovo e vitale quello che l’attore americano di origine italiana ha realizzato per raccontare un viaggio doppio, quello alla riscoperta delle proprie origini e quello nel territorio siciliano, ricco di tradizioni, che si sono trasformate ma che, come racconta Andrea Camilleri, “resistono rinnovando nel tempo la sicilianità”.
Realizzato da Esperiafilm con il contributo della Regione Sicilia, della film commission regionale e Rai Cinema, la pellicola passa tra i vicoli di Aragona e Palermo, tra le tonnare e i teatri all’aperto, per esplorare “come un film nel film, in maniera pirandelliana”, non solo la propria storia personale ma la volontà di dialogare con una cultura ricca, affascinante, unica, ha spiegato oggi in conferenza stampa Turturro.
John Turturro sta anche iniziando le riprese di uno speciale su Napoli e spiega “Sono in un momento della mia vita dove la ricerca della mia storia è un’esigenza, un percorso di apprendimento e scoperta, che mi sento di fare in questo Paese, da cui la mia famiglia proviene”. Anche gli interpreti siciliani, come Vincenzo Pirrotta, riconosco un grane merito a questa esperienza: “John Turturro e Roman Paka ci hanno chiesto e fatto notare cose della nostra terra che noi stessi, vivendoci, non avevamo presenti”, ha racconatato l’attore.
Nel film anche numerose giovanissime interpreti siciliane, con cui l’attore simbolo di Spike Lee e dei fratelli Cohen si confronta in un divertente viaggio nell’arte della recitazione.
Yle
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