Venezia, 5 set. (Apcom) – Il secondo film di Werner Herzog ‘My son my son what have you done?’ in concorso alla 66esima Mostra del Cinema di Venezia è stato applaudito e accolto con maggiore favore rispetto a ‘Il cattivo tenente: ultima chiamata New Orleans’.
Ispirato da vicende reali ‘My son …’ è storia di un mito antico e di una moderna follia. Brad Macallam (Michael Shannon, è un aspirante attore che recita in una tragedia greca, commette nella realtà un crimine che deve mettere in scena sul palcoscenico:uccide la madre.
Il film si apre nel momento in cui agenti di polizia giungono sulla scena di un delitto trovando una donna anziana in una pozza di sangue. Davanti alla casa sono radunati vicini e curiosi stupefatti. Il preseunto colpevole si è barricato in un edificio dall’altra parte della strada e a quanto pare che con se’ degli ostaggi. Arrivano i due amici a cui Brad ha telefonato nelle prime ore del mattino, ma ormai è troppo tardi. Mentre assieme ai vicini tentano di capire cosa è successo , raccontano la loro storia agli investigatori che si occupano del delitto. La storia di Brad viene alla luce grazie a una serie di flashback : vediamo un uomo terribilmentein difficoltà con il mondo che lo circonda. Non è tanto Brad ad essere impazzito, quanto il mondo intorno a lui che ha preso ad apparire in certo modo sbagliato.
Brad non ha perso il lume della ragione : ha perso qualunque sensazione che dimostri la sanità mentale del mondo. Assieme a lui accediamo a una realtà più strana, più vivida e al senso di orrore e minaccia che covano al suo interno.
I flashback portano in un viaggio verso un remoto mondo tribale di popoli arcaici, prosegueno verso un alienante paesaggio urbano di superfici artificiali e grattacieli di vetro fino a una fatiscente città di confine messicana e a un placido quartiere di San Diego, dove si svolge un dramma personale e famigliare che si intreccia con il terrore e la tragedia del teatro greco. Brad viene posseduto dal mito.
Bnz
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