L’Autorità Garante ha inflitto una multa di 100.000 euro a Fileni per pratica commerciale scorretta, segnalata dal Codacons. La controversia riguarda le dichiarazioni ingannevoli sull’origine delle derrate e materie prime utilizzate per la produzione dei mangimi biologici. Sebbene l’azienda non sia stata ritenuta ingannevole riguardo alle affermazioni di sostenibilità ambientale, due specifiche rivendicazioni sono state giudicate fuorvianti.
Secondo l’Antitrust, i claim relativi all’integrale produzione agricola delle derrate per mangimi biologici e all’origine italiana totale delle materie prime per l’alimentazione degli animali sono stati considerati ingannevoli e fuorvianti. Fileni ha ammesso l’acquisto sul mercato di parte delle materie prime e che queste non erano esclusivamente di origine italiana.
In risposta, l’azienda ha affermato che l’italianità dei mangimi per la linea di polli ‘bio’ è stata compromessa solo per alcuni mesi nel 2022, a causa della guerra in Ucraina e della siccità. Fileni ribadisce il suo impegno per allevamenti sostenibili e biologici, sottolineando la volontà di adottare un codice di comunicazione come best practice per il settore.