BODIO LOMNAGO Per la famiglia Camboni il tempo del lutto non è ancora finito. A due settimane esatte dalla crudele morte della giovane Alessandra Camboni, un tragico incidente ha strappato la vita alle sue zie Luisa e Franca, morte in seguito ad un terribile incidente stradale accaduto alle 12 di ieri lungo l’autostrada, all’altezza di Castelletto Ticino (in provincia di Novara). Per fortuna, ferita soltanto in modo lieve la figlia di Franca, che era alla guida dell’automobile.
IL DESTINO
I disegni del destino sono quasi sempre incomprensibili. Ci sono situazioni, assurde coincidenze, difficili persino da immaginare, eppure accadono fatti che vanno al di là del ponderabile e purtroppo questo è uno dei casi che davvero sembrano incredibili, inaccettabili. Luisa e Franca Camboni erano infatti le sorelle di Mario, l’uomo che sole due settimane fa, nel giorno di Pasqua, in preda ad un improvviso raptus di follia ha tolto la vita alla figlia trentaduenne Alessandra, ferendo gravemente anche Federico, l’altro figlio, poi per fortuna scampato alla morte.
Le due sorelle, di 62 e 67 anni, ieri viaggiavano lungo la diramazione Gallarate-Gattico tra l’autostrada A8 e la A26, in direzione Genova. Si trovavano a bordo della Citroen C3 guidata dalla figlia ventinovenne di Franca. La meta era il capoluogo ligure, perché Luisa potesse tornare a casa, in Sardegna, con il traghetto.
FUORI CONTROLLO
Ed ecco piombare su di loro la disgrazia. Per ragioni che sono ancora oggetto di accertamento da parte della polizia stradale di Romagnano Sesia, ad un certo punto l’auto ha iniziato a sbandare, la giovane avrebbe perso il controllo della vettura, che è carambolata sull’asfalto dell’autostrada, ribaltandosi più volte. Sul posto, oltre ai mezzi della polizia e della croce rossa, sono arrivati anche i vigili del fuoco di Arona e di Somma. Per Luisa Camboni, la più giovane delle due sorelle, non c’è stato nulla da fare, è morta sul colpo. Per la mamma della ragazza, Franca Camboni, è stato invece disposto un trasporto d’urgenza all’ospedale Maggiore di Novara, dove i medici hanno lottato per due ore nel disperato tentativo di strapparla alla morte, ma è deceduta due ore dopo per le gravi ferite riportate nell’incidente.
IL TRISTE RITORNO
La ragazza è stata portata invece all’ospedale di Borgomanero; lei ha riportato nell’impatto solo ferite lievi oltre ovviamente allo choc per il terribile accaduto. Tant’è che qualche ora più tardi la giovane aveva già fatto rientro in paese, a Bodio Lomnago, dove ad attenderla, nell’abitazione di via Al Pozzo c’era il padre, Carlo Angelo Sessa. Un dramma di proporzioni enormi, quello della famiglia Camboni, che ha scosso il piccolo paese di Bodio Lomnago, dove Franca viveva assieme al marito e alla figlia Elisabetta in una casa nel cuore del grazioso centro storico. Increduli i vicini, che parlano di Franca come di una persona riservata e tranquilla. Lei, come il marito, era pensionata ed ha lavorato per anni come infermiera all’ospedale di Circolo di Varese. Era quindi conosciuta anche in città, una coppia tranquilla e stimata.
LA SVENTURA
In questi giorni terribili Franca aveva vissuto la sventura familiare assieme alla sorella Luisa, arrivata appositamente dalla Sardegna per seguire da vicino l’evoluzione del dramma di Gavirate. Per sopportare assieme il dolore per la perdita della nipote Alessandra e il peso intenso e lacerante per il gesto assurdo e incomprensibile del fratello Mario.
Insieme, avevano insomma cercato di farsi forza e di affrontare il futuro. Quel futuro invece che già non apparteneva loro più, perché il destino nella sua assurdità le ha strappate ai loro cari, proprio quando Luisa stava per tornare a casa, proprio pochi giorni dopo la prima, già pesantissima tragedia.
Solo gli ulteriori accertamenti della polizia stradale di Romagnano Sesia potranno condurre a una ricostruzione più accurata di ciò che è accaduto in quei terribili momenti sull’autostrada a Castelletto.
Alessandro Madron
e.marletta
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