Muore in sella al suo cavallo Maria era una regina dell’ippica

GOLASECCA – Maria Sacco è morta ieri pomeriggio uccisa probabilmente da un malore mentre cavalcava nella brughiera di Golasecca. Nata ad Alessandria 53 anni fa, Maria Sacco era la regina degli ippodromi milanesi; in particolare il suo nome è leggendario a San Siro. Nel 1978, mentre si stava già affermando nel mondo dell’ippica, la fantina era stata rapita da un commando composto da calabresi: era stata rilasciata dopo 4 mesi di prigionia e il pagamento del riscatto.

I rapitori la restituirono alla libertà abbandonandola con i cerotti sugli occhi davanti a San Siro. Ieri pomeriggio, intorno alle 17, Sacco era uscita per una passeggiata in sella con altri tre amici. Il suo cavallo era custodito nel maneggio Il Castello lungo la strada per Coarezza. I quattro stavano galoppando lungo via Colombo a Golasecca; ad un tratto i tre compagni di passeggiata hanno visto arrivare il cavallo della celebre fantina solo. Hanno temuto una brutta caduta; quando hanno raggiunto Sacco la donna era già morta. Dai primi accertamenti parrebbe che a privare della vita la fantina e il mondo dell’ippica di una leggenda sia stato un malore in conseguenza del quale la donna è poi caduta senza più vita dal cavallo. Qualche anno fa la fantina era stata operata al cuore negli Stati Uniti; un problema cardiaco potrebbe averne causato la morte. Dall’esame effettuato dai medici del 118 non risultano traumi: nessuna ferita che possa aver causato il decesso. Maria Sacco fu la seconda donna in Italia a staccare la licenza da fantino, dopo Tiziana Sozzi, in pista aveva ottenuto 600 vittorie ed era riuscita a conquistare il pubblico di San Siro grazie alla correttezza che sempre l’ha contraddistinta. Nemmeno il traumatico rapimento aveva spento in lei l’amore per i cavalli: dopo il rilascio era tornata ad allenarsi con trainer di fama internazionale come Federico Regoli, Enrico Camici e Mario Benetti. Maria Sacco si era battuta anche per la tutela dell’ippodro di Milano e dei centri di allenamento di Trenno e della Maura, riuscendo a bloccare un progetto del Comune di Milano che intendeva destinare la zona ad area edificabile.

e.marletta

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