LAVENA PONTE TRESA «Martina è volata in Paradiso: è un angelo». Così i compagni di classe di Martina Gambalogna, 9 anni e mezzo, ne avrebbe compiuti dieci il prossimo primo settembre, hanno saputo della morte della loro amica. Una morte, tragicamente improvvisa e prematura, ancora impossibile da accertare a Lavena Ponte Tresa, avvolta in queste ore da una tristezza profonda. Perché il paese è sgomento e senza parole. Per un decesso, improvviso e ancora senza spiegazioni,
di una bambina di soli 9 anni, ritrovata, già in gravissime condizioni nel suo lettino, la mattina di domenica scorsa, dai genitori.
La sera prima Martina, che frequentava la terza elementare all’Educandato Maria Santissima Bambina di Roggiano, a Brissago Valtravaglia, era andata a dormire come faceva sempre, poco prima delle 22. E domenica non vedendola alzarsi, verso le 9.30, sono stati i genitori a entrare nella sua stanzetta per svegliarla. Ma l’hanno trovata cianotica, praticamente senza respiro. Così hanno lanciato immediatamente l’allarme al 118. Intervenuto sul posto, insieme ad una pattuglia della polizia di Stato, con l’ambulanza e nel tentativo disperato di rianimare la piccola e trasportarla rapidamente verso l’ospedale di Circolo di Varese. I medici l’hanno così intubata direttamente sul posto e hanno proseguito la rianimazione fino all’arrivo all’ospedale di Varese.
Tutto, però, si è rivelato inutile. Perché Martina è arrivata al Pronto Soccorso già priva di vita. Lasciando ai genitori, papà imbianchino e mamma proprietaria di una lavanderia, un vuoto incolmabile da riempire. E la consapevolezza di non poter fare altro che prendere atto della tragedia. Sensazioni identiche a quelle provate dal paese. Che ha vissuto quarantotto ore di interrogativi e incredulità. Che già domenica, in quella che avrebbe dovuto essere la giornata di festa del 1° maggio, si è stretto in lacrime per la morte improvvisa della piccola. Una sofferenza comune che è andata avanti anche ieri e proseguirà a lungo. «Perché questa è una disgrazia enorme. Immane, imprevista, inaspettata e senza senso – sottolinea il primo cittadino Vittorio Roncoroni -. È una scomparsa che ha colpito tutti noi in modo fulmineo, improvviso così come ha colpito la famiglia. Per questo la comunità è sgomenta e non riesce a darsi una ragione. Per ora non possiamo fare altro che manifestare la nostra vicinanza ai suoi familiari. Bravissime persone, molto ben volute, da anni residenti a Ponte Tresa. Non ho altre parole da esprimere, se non la mia sincera solidarietà e la vicinanza di tutto il paese».
Dopo il decesso, domenica mattina, il corpo della bambina è stato così trasportato all’obitorio, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Con l’autopsia, eseguita nel tardo pomeriggio di ieri, che dovrà chiarire le cause di un decesso avvenuto per cause naturali, al momento però sconosciute. Saranno gli esiti degli esami, infatti, a far piena luce su questo decesso e soprattutto su cosa è stato fatale alla bambina. Perché la piccola stava bene e non aveva mai dato segnali che potessero far pensare a problemi di salute. Fino a domenica mattina. Quando improvvisamente è stata colta da un malore che l’ha portata alla morte. Una morte senza un apparente perché.
b.melazzini
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