MALNATE «Faremo tutto il possibile per cercare di raccogliere un’opportunità così importante per il nostro territorio. Continuiamo a credere che un progetto del genere possa essere ancora realizzato». Il trasferimento del Museo Internazionale dei trasporti di Francesco Ogliari dalla sua attuale sede di Ranco a Malnate è un progetto nel quale l’amministrazione comunale, guidata da Sandro Damiani, continua a credere. Un progetto rilanciato dalle parole del vicesindaco di Malnate, Mario Barel, fermamente convinto che il trasferimento possa andare in porto.
Un progetto peraltro previsto nel programma di governo che il Comune di Malnate si è dato in vista del prossimo biennio di amministrazione. Non mancano, però, le difficoltà a partire dal momento di empasse che la realizzazione del progetto sta vivendo da qualche mese a questa parte. L’anno scorso, infatti, di questi tempi il sindaco Sandro Damiani preannunciava il raggiunto accordo, quantomeno verbale, con gli eredi Ogliari per il trasferimento del Museo da Ranco alla Folla di Malnate. Da quel momento, però, il progetto non ha più ricevuto alcun impulso. Qualcosa è sembrato incepparsi.
Pare, infatti, che il nodo da sciogliere, e forse non è neppure l’unico, è rappresentato dal costo di trasferimento dei pezzi del museo dall’attuale sede a quella nuova. Si parla di diverse decine di migliaia di euro che il Comune di Malnate non vorrebbe accollarsi. Un costo che probabilmente non vorrebbe sostenere neanche la famiglia Ogliari che già donerebbe gratuitamente il Museo. Così, almeno per il momento sembra tutto bloccato: «Resto fiducioso – dice il vicesindaco Barel – saremmo molto felici di avere sul nostro territorio una struttura del genere. E’ nostra intenzione rincontrare la famiglia Ogliari per capire cosa si intenda fare. Parleremo e sono convinto che alla fine un accordo lo troveremo». La volontà, insomma, è quella di andare avanti cercando di sbloccare la situazione in tempi brevi. «Continuiamo a crederci – spiega il sindaco Sandro Damiani – quando abbiamo iniziato a parlarne abbiamo anche ipotizzato la possibilità di creare una fondazione insediando alla presidenza la figlia di Francesco Ogliari». L’intenzione dell’amministrazione è quella di collocare il Museo alla Folla nell’ambito del progetto di riqualificazione dell’intera zona. L’amministrazione, già lo scorso anno, aveva avviato una serie di misurazioni preventive per capire se effettivamente le locomotive avrebbero potuto trovare spazio sui terreni della Folla. Insomma piccoli segnali in attesa che il progetto possa trovare nuovo impulso.
b.melazzini
© riproduzione riservata