Milano, 13 dic. (TMNews) – “Ho sentito dire che Fiorello è l’uomo di spettacolo più completo. Sono d’accordo. Se mi guardo indietro, per cercare un paragone mi viene in mente solo Walter Chiari, un artista che ha avuto meno possibilità di Fiorello di dare voce alla sua arte ma che avrebbe potuto essere eccezionale”. Parla così Renzo Arbore in un’intervista al settimanale “Oggi” a proposito dello showman protagonista del successo “Il più grande spettacolo dopo il week end”.
“La cifra di Fiorello è la parola e l’ossequio al potere della parola te la insegna soltanto la radio – continua Arbore. – In radio devi intrattenere, divertire e informare soltanto usando la voce e dunque apprendi il ritmo perché basta una pausa più lunga e crolla l’attenzione. In radio impari anche a parlare sempre con una certa baldanza perché solo di notte un deejay può usare una voce normale, calma. E poi acquisisci il gusto della battuta rapida, un tesoro enorme che in tv rende tantissimo”.
E a proposito del gusto ironico di Fiorello, Arbore precisa: “Ci vuole fiuto e una grande sensibilità per cogliere nell’aria i cambiamenti della società, per saperli stigmatizzare col sorriso e per saperli interpretare. Fiorello usa un’ironia ‘pro’, mai ‘contro’. Per far ridere non demolisce il politico o la politica, non bacchetta la società o ne parla male. Per sorridere usa la via bonaria, sottolinea con umorismo le debolezze o le caratteristiche spiritose delle situazioni”. Ma cosa ne pensa il cantante della formula scelta dal mattatore della tv per il suo ultimo show? “Ho trovato azzeccata la sua scelta di usare un ‘contenitore’ tradizionale, il varietà più classico, per rivolgersi ai giovani”.
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