Napoli, 9 mar. (TMNews) – Al complicatissimo puzzle delle elezioni amministrative di Napoli, in programma il prossimo mese di maggio, manca soltanto l’ultimo tassello: il nome del candidato sindaco del Pdl. Nella giornata di oggi, infatti, dopo tentennamenti, smentite e accelerazioni, si è quasi del tutto chiarito lo scenario dei vari contendenti la poltrona di primo cittadino partenopeo. Quella che, per poche ore, è vacillata a Rosa Russo Iervolino, data per ‘decaduta’ dopo la presentazione di 31 firme di consiglieri dell’opposizione che sono state poi bloccate da vizi di forma dalla Prefettura.
In attesa che si contino i voti di sfiducia per Rosetta Iervolino, eventualità che potrebbe presentarsi nelle prossime settimane, i motori sono caldi per gli ‘sfidanti’, uno dei quali destinato a sostituire il primo sindaco donna della città che ha governato il capoluogo campano per dieci anni, secondo ‘regno’ dopo quello di Antonio Bassolino. Ad oggi nella corsa per palazzo san Giacomo si contano sei sfidanti.
Il primo a proclamare la sua ‘discesa in campo’ è stato l’ex Guardasigilli, Clemente Mastella che, già ad ottobre e in tempi non sospetti, annunciò la sua candidatura. Seppure nativo di Ceppaloni, nel Beneventano, il leader dei Popolari per il Sud ed eurodeputato si è sempre detto amante della città e, da anni coltiva il sogno di sedere sullo scranno più alto di Palazzo San Giacomo. Il secondo, in ordine di tempo, è stato un altro parlamentare europeo: l’ex pm ed esponente dell’Idv, Luigi De Magistris. De Magistris, dopo una serie di tentativi di far convergere sul suo nome l’intero centrosinistra, è a capo di una lista civica e si augura l’appoggio della sinistra più radicale. Sabato 5 marzo la sua prima assemblea pubblica, in un affollatissimo cinema del centro storico nel quale l’hanno ascoltato personaggi delle più varie estrazioni sociali.
Oggi, invece, si è ufficializzata la candidatura del prefetto Mario Morcone. Nato a Caserta, Morcone è ‘l’asso nella manica’ del Pd che, dopo aver invano tentato di ammaliare il giudice Raffaele Cantone, ha deciso di puntare sull’attuale direttore dell’agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Un’investitura, la sua, annunciata da giorni e resa nota soltanto oggi dallo stesso prefetto che ha parlato di “scelta per amore della sua città”.
Nel cosiddetto Terzo Polo (Fli, Api, Udc e Mpa), il ‘cavallo vincente’ è Raimondo Pasquino, attuale rettore dell’Università di Fisciano, in provincia di Salerno. Sul suo nome si è avuto il placet dei segretari nazionali dei partiti anche se in città un altro europarlamentare di Futuro e Libertà, Enzo Rivellini, aveva dato la sua disponibilità per una candidatura che, a questo punto, sembra accantonata. Anche il Movimento a Cinque Stelle che fa capo a Beppe Grillo ha il suo candidato: è Roberto Fico, già presente tra gli aspiranti governatori della Campania nella tornata elettorale dell’aprile 2010.
Resta fuori, per il momento, il Popolo della Libertà che, seppure ha annusato il nome dell’ex presidente degli Industriali di Napoli, Gianni Lettieri, ancora non ha ufficializzato alcuna candidatura. L’ex numero uno degli imprenditori partenopei ha dato la sua disponibilità dopo un incontro, la scorsa settimana a Palazzo Grazioli con il coordinatore campano del partito, Nicola Cosentino e il premier Silvio Berlusconi. Lettieri, però, non ha destato particolare giubilo da parte di associazioni di categoria e dei colleghi. Resta, a questo punto, aspettare quale sarà la persona che verrà fuori dal cilindro in attesa di conoscere apparentamenti e liste che appoggeranno i singoli sfidanti.
Psc
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