Napoli, 12 mar. (TMNews) – Con lo slogan ‘Il futuro è mò’, il prefetto Mario Morcone si è presentato ai simpatizzanti del Pd ‘sponsorizzato’ da Massimo D’Alema. Il candidato a sindaco di Napoli del Partito democratico si è definito “espressione della società civile e non di pezzi di consenso. Non ho mai militato in alcuna forza politica – ha spiegato – ma non cavalco l’idea dell’autosistema e dell’autopolitica. Bisogna ridare fiducia ai cittadini e trovare un punto di responsabilità”.
Morcone ha poi abbozzato alcune linee principali del suo programma elettorale che vuole “costruire insieme”. All’ordine del giorno non solo il problema rifiuti, ma anche il rilancio di Bagnoli, il rispetto delle regole, la centralità della scuola, il no alla privatizzazione dell’acqua, ma anche dei servizi sociali e delle periferie con un occhio puntato alle donne della città. “E’ stato doveroso, per me, metterci il cuore e la passione soprattutto per mostrare Napoli, che è una realtà meglio di quella che viene rappresentata”. Assicura, poi, di non voler “parlare male” dei suoi competitor, anche se poi aggiunge: “A volte mi risulta però impossibile”.
“Non sono mai stato d’accordo sull’idea che la politica si adegua ai consensi che ha, la politica – ha proseguito – deve guidare i processi” e sul possibile ‘patto’ ipotizzato da Di Pietro su un appoggio reciproco in caso di ballottaggio, Morcone ha spiegato: “Abbiamo sensibilità comuni su percorsi comuni. Si incontreranno a seconda di chi avrà raggiunto più consensi al primo turno”. E alla platea che lo ha applaudito, Morcone ha fatto sua un’espressione di altri: “Rischiamo di morire di prudenza, ma Napoli non vuole e non può attendere”.
Psc/Sar
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