Napoli, 4 mar. (TMNews) – Resta ingarbugliata la situazione post-dimissioni dei 31 consiglieri del Comune di Napoli. Almeno per oggi, infatti, non ci saranno novità dopo lo stop della Prefettura che, per vizi di forma, ha ritenuto non valide le dimissioni di cinque componenti dell’assemblea municipale. Il capogruppo dell’Udc, Fabio Benincasa, che ha violato l’articolo 38 del decreto legislativo 167 del 2000 con dimissioni non accompagnate da delega, scioglierà le sue riserve soltanto domani quando, a Napoli, incontrerà il segretario del suo partito, Lorenzo Cesa.
La sua posizione, infatti, è ibrida. Non è certo che la sua firma sia apposta nuovamente a sigillo della lettera di rinuncia alla sua carica di consigliere. Qualora Benincasa decidesse di fare un passo indietro, di fatto, l’opposizione non avrebbe più i numeri per mandare la giunta Iervolino a casa a poco più di due mesi dalla sua scadenza naturale.
Oltre all’esponente del partito di Casini, però, sono altre le posizioni da regolarizzare. Per sistemare burocraticamente la questione, ad esempio, il consigliere Stanislao Lanzotti, è tornato appositamente per poche ore dall’estero.
Psc
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