Napoli, 6 gen. (Apcom) – Per quanto sia dura la lotta politica maggioranza e opposizione non possono mai “smarrire il senso del comune interesse nazionale”. L’Italia ieri come oggi, ha bisogno di “un clima di unità nazionale” pur nella “dialettica di posizioni e di ruoli”. E’ questa la lezione che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano desume dall’esperienza di presidente della Camera e poi di capo dello Stato di Enrico De Nicola, il primo presidente della Repubblica italiana.
Napolitano interviene a Castel Capuano a Napoli alla cerimonia in occasione del 50.mo anniversario della scomparsa di De Nicola. Il discorso che il capo dello Stato svolge davanti al presidente della Camera Gianfranco Fini e al presidente della Corte Costituzionale Francesco Almirante, puntualizza un altro tema che gli sta molto a cuore: l’equilibrio e il rispetto tra diversi poteri dello Stato. Ogni soggetto istituzionale, ribadisce il presidente, deve esercitare il proprio ruolo e i propri poteri “rispettandone sempre i limiti invalicabili”.
Sembra guardare indietro alle vicende degli ultimi mesi Napolitano e al durissimo scontro tra il premier Silvio Berlusconi e la Consulta, dopo la sentenza di rigetto del lodo Alfano, quando osserva che anche negli anni di De Nicola questo rigoroso richiamo al rispetto dei limiti di ciascun potere “provocava insofferenza in altri soggetti istituzionali”. Ma, aggiunge Napolitano, “egli ci ha lasciato anche una lezione di serena fermezza”.
Anche Fini nel suo discorso è tornato sulla necessità di una nuova coesione nazionale e di valori condivisi nell’interesse “superiore del paese”. “L’affermazione della democrazia dell’alternanza e la fine delle contrapposizioni ideologiche – ragiona Fini – ripropongono l’esigenza di valori unificanti e condivisi essendo comunemente accettata l’idea che in un sistema bipolare ciò che unisce è altrettanto importante di ciò che divide”. Proprio in questo senso, conclude Fini, l’esperienza di Enrico De Nicola “con la sua costante attenzione agli interessi superiori del paese può e deve essere indicata come prezioso insegnamento sulla via di un rinnovato senso della coesione nazionale”.
Vep/Ber
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