Cuneo, 7 ott. (TMNews) – “Dobbiamo riconsiderare il nostro modello di sviluppo. Dobbiamo avere la capacità di individuare nuove strade per crescere uniti ma anche per vivere in modo più sobrio”. A lanciare l’ammonimento è il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al Teatro Toselli di Cuneo, davanti alla platea di autorità locali e di ex partigiani.
“E in questo momento, lo so – ha chiosato il capo dello Stato – sembra quasi assurdo parlare di sobrietà”. Napolitano ha ricordato ancora una volta che “il mondo è cambiato. Lo ha detto anche il presidente degli Stati Uniti, abbiamo vissuto al di sopra dei nostri mezzi”.
Nel corso del suo intervento a Cuneo il capo dello Stato ha poi rievocato gli anni del Dopoguerra: “Per 15 anni, fino al primo centenario dell’unità d’Italia, abbiamo fatto uno straordinario balzo in avanti”. Allora, ha sottolineato il capo dello Stato, c’era uno sforzo collettivo verso un obiettivo comune, c’era “unità e concordia, che non significano assenza di divergenza e competizione”. Il presidente della Repubblica ha quindi invitato ad abbandonare “un clima di faziosità e contrapposizioni cieche”.
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