Nato/ La Russa: Italia mantiene comando congiunto Napoli

Bruxelles, 8 giu. (TMNews) – L’Italia mantiene il comando interforze di Napoli, uno dei tre comandi strategici della Nato, che dovranno essere ridotti a due con il riassetto delle strutture dell’Alleanza, ma perde il comando navale, sempre di Napoli, che verrà chiuso. Lo ha riferito ai cronisti il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, all’uscita dalla riunione ministeriale della Nato che si è svolta oggi a Bruxelles e che continua anche domani.

Dei tre comandi congiunti della Nato, oltre a quello di Napoli verrà mantenuto anche quello in Olanda, mentre verrà chiuso quello in Portogallo. Tutto sommato non è andata male, secondo il ministro italiano, visto che il riassetto prevede anche che sia pressocché dimezzato il numero complessivo dei comandi, che passeranno da 11 a sei. Le decisioni riguardanti l’Italia sono state presa dopo una riunione trilaterale, in serata, fra La Russa, il Segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen e il segretario della Difesa Usa Robert Gates, che “ha voluto unirsi” alla discussione, ha riferito il ministro.

“E’ stato molto apprezzato il nostro atteggiamento molto collaborativo, che ha prospettato soluzioni che possono accontentare tutti garantendo all’Italia il ruolo che ritiene di avere, con riconoscimenti importanti anche in prospettiva”, ha detto La Russa. Durante il negoziato, ha spiegato, “abbiamo messo una mano perché l’Italia possa avere un ruolo importante nella scelta dei siti di eventuali altre strutture si comando che non esistono ancora ma che potrebbero nascere”.

Il ministro, in precedenza, ha anche avuto un incontro bilaterale con il collega britannico Liam Fox, con il quale, ha riferito, “si è parlato di tutti i possibili scenari futuri in Libia, per prepararci ad ogni evenienza, non solo negativa ma anche positiva, come per esempio l’esigenza di gestire una vittoria”. La Russa ha aggiunto che “dal punto di vista concreto” il ministro britannico “conviene che l’apporto dell’Italia è più che adeguato” nell’impegno militare per la missione ‘Unified Protector’, “anche se loro hanno portato in più gli elicotteri”.

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