Mosca, 8 mag. (Apcom-Nuova Europa) – Ci potrebbe essere “un
“complotto contro il presidente degli Stati Uniti Barack Obama
all’interno della Nato”. Lo ha detto il Rappresentante permanente
russo presso la Nato, Dmitri Rogozin, nel corso di un
collegamento televisivo da Bruxelles. “La differenza tra Obama e
l’ex presidente degli Stati Uniti George W. Bush è troppo
sorprendente, e a troppe persone non piace ciò che dice Obama”,
ha detto Rogozin, alludendo alla decisione del nuovo presidente
Usa di spingere il bottone ‘reset’ nei rapporti con il Cremlino,
cominciando dal riavvio dei negoziati sul disarmo nucleare.
Negli ultimi giorni le tensioni tra Nato e Russia sono
riesplose. L’Alleanza atlantica ha espulso per spionaggio due
collaboratori di Rogozin, di cui uno è il figlio
dell’ambasciatore russo presso l’Ue, Vladimir Chizhov. Il
provvedimento è stato intrapreso dopo la condanna in Estonia del
generale Herman Simm, condannato a 12 anni per essere stato, dal
1995 al 2008, un informatore dei servizi segreti russi. Mosca ha
reagito cancellando un incontro ministeriale Nato-Russia, a cui
doveva partecipare il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, ed
annunciando l’espulsione due diplomatici canadesi che lavoravano
all’Ufficio informazioni della Nato in Russia.
Sullo sfondo restano le divergenze sulla Georgia. Ad agosto,
dopo l’intervento militare di Mosca e il riconoscimento
dell’indipendenza delle province separatiste dell’Ossezia del sud
e dell’Abkhazia, l’Alleanza aveva congelato il Consiglio
Nato-Russia. Tuttavia, a dicembre è stata presa la decisione di
riavviare i rapporti su base “condizionata e graduale”, e il 29
aprile c’è stata la prima riunione formale Nato-Russia a livello
di ambasciatori. Ma il Cremlino contesta duramente le
esercitazioni dell’Alleanza in Georgia, iniziate mercoledì; la
Nato risponde che sono “di routine” ed erano previste da tempo.
Cgi/Alv
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MAZ
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