Bruxelles, 8 dic. (TMNews) – Intorno al tavolo ci sono il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e il segretario di Stato Usa Hillary Clinton, che si incontrano di nuovo stamattina al Consiglio Nato-Russia di Bruxelles dopo il ‘fuoco incrociato’ di un paio di giorni fa, in occasione della ministeriale Osce di Vilnius. Il primo messaggio da parte del padrone di casa, il segretario generale dell’Alleanza Atlantica Anders Fogh Rasmussen è forte e chiaro: il sistema di difesa anti-missile che la Nato sta cominciando a costruire – a partire dal progetto di scudo e dalla tecnologia statunitensi – “non minaccia la Russia – dice Rasmussen – né altera in alcun modo l’equilibrio strategico”.
All’indomani del coro di critiche che si sono levate da Washington e da altre capitali occidentali sulle presunte irregolarità al voto politico di domenica scorsa per il rinnovo della Duma, Rasmussen insiste sul fatto che “la partnership strategica fra Nato e Russia non è solo ‘cosa buona’ è un ‘must have'”, qualcosa di “necessario” sia per gli alleati che per Mosca. E cita i capitoli di fondamentale importanza, per quanto riguarda la cooperazione bilaterale con la federazione russa: “Lotta contro il terrorismo e pirateria – innanzi tutto – ma anche la sicurezza in Afghanistan”.
Stamattina, alla riunione ministeriale del Consiglio Nato-Russia (per l’Italia è presente il ministro Giulio Terzi) si discuterà dei “progressi compiuti rispetto alla riunione dei capi di Stato e di governo a Lisbona, un anno fa”, ma anche e soprattutto delle “questioni su cui sussistono ancora divergenze” ammette l’ex ministro danese. Rasmussen cita espressamente il “settore dove continua a esserci bisogno di dialogo”, e cioè “la difesa anti-missile”. “E’ proprio questo il ruolo del Consiglio Nato-Russia – aggiunge, guardando negli occhi Lavrov – offrire la possibilità di un confronto politico su tutti gli argomenti in ogni circostanza”. (segue)
Spr
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