LAVENO MOMBELLO Solo il tempo di godersi una bella notizia, il ripristino dei collegamenti via lago tra Laveno Mombello e l’Eremo di Santa Caterina del Sasso, che sulla Navigazione Lago Maggiore arriva la giornata di fermo. Già, perché oggi traghetti e battelli resteranno all’ancora per tutta la giornata, fatte salve due “fasce protette” dalle 6 alle 8.40 e dalle 16.30 alle 19.50.
I sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uilt-Uil hanno infatti proclamato, dopo mesi di agitazione,
una giornata di sciopero. L’obiettivo è quello di protestare contro i tagli del Governo alla Navigazione Laghi, tagli che hanno più che dimezzato le risorse, passate da 26 a 12 milioni di euro.
Niente collegamenti tra Intra e Laveno dunque, niente gita alle Isole Borromeo o all’eremo di Santa Caterina del Sasso, così come vuoti resteranno i moli di Ispra, Angera, Luino e di tutte le altre località servite dalla Navigazione Lago Maggiore.
Era dal 2006 che non veniva proclamato uno sciopero di queste dimensioni. L’astensione dal lavoro iniziata a mezzanotte di sabato si concluderà, infatti, solo questa sera a mezzanotte.
Con ricadute pesantissime sia sul sistema del trasporto lacuale, sia sull’indotto. La protesta, che interessa tutti i laghi italiani compresi Garda e lago di Como, rischia così di mettere in ginocchio per una sola giornata il movimento turistico.
Settore che ruota anche attorno al servizio di trasporto e collegamento con le località rivierasche del Verbano. Già dal mese di marzo i sindacati avevano indetto qualche stop infrasettimanale per sensibilizzare il Governo, ma senza ottenere gli esiti sperati malgrado le proteste dei turisti, degli esercenti locali e dei sindaci rivieraschi che ribadiscono ancora oggi come con questi tagli il Governo Monti non solo penalizzi le risorse turistiche ma provochi anche seri e preoccupanti risvolti occupazionali.
Proteste per i tagli e la riduzione dei collegamenti erano già state espresse sia dal sindaco di Luino, Piero Pellicini, che da quello di Laveno, Graziella Giacon, i principali Comuni rivieraschi della sponda lombarda. Con i primi cittadini che avevano ribadito l’assoluta contrarietà ai tagli anche alla luce degli sforzi delle amministrazioni e del sistema turistico del Varesotto nell’ottica del rilancio turistico della sponda varesotto del Verbano.
«Questi tagli stanno di fatto vanificando tutti gli sforzi fatti a livello sia locale che provinciale per la promozione turistica e minacciano di vanificare le molteplici iniziative poste in campo a favore del turismo» hanno sottolineato Pellicini e Giacon.
«Ma non solo. Perché i disagi ricadono anche su tutti coloro che utilizzano il servizio della Navigazione Lago Maggiore per i propri spostamenti di lavoro e di studio».
s.bartolini
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