Reggio Calabria, 18 dic. (Apcom) – E’ arrivata questa sera la condanna all’ergastolo per il boss della ‘ndrangheta Tommaso Costa, capo indiscusso della famiglia mafiosa di Siderno, nella Locride, e ritenuto il mandante dell’omicidio dell’imprenditore Gianluca Congiusta, ucciso a colpi di fucile la sera del 24 maggio di cinque anni fa. Il giovane Congiusta aveva tentato di ribellarsi al pagamento del pizzo, e per questo motivo era stato ucciso dalle cosche della ‘ndrina. Il padre di Gianluca Congiusta negli anni scorsi attuò persino lo sciopero della fame, fino a quando gli autori della morte del figlio non furono identificati e mandati sotto processo.
La Corte d’Assise di Locri, presieduta da Bruno Muscolo, ha inoltre condannato a 25 anni sempre per lo stesso reato Giuseppe Curciarello, ritenuto l’esecutore materiale di quel delitto. In questi anni il padre di Gianluca Congiusta è diventato un simbolo dell’antimafia calabrese, al punto da tale da fondare anche l’associazione gianlucacongiusta.org, che oltre a ripercorrere le varie fasi del processo partecipa attivamente alle iniziative anti ‘ndrangheta che si svolgno nel territorio nazionale.
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