Abbiamo vinto noi. Ma no, siamo stati noi a vincere. E allora facciamo che non ha perso nessuno e siamo a posto così. Ma siamo sicuri che la manifestazione promossa ieri contro la giunta Galimberti sia campione attendibile di gradimento o scoramento dei varesini verso amministrazione o opposizioni? Il centrodestra s’è preso il rischio di portare la gente in piazza e il sindaco di certo s’è preso il gusto di dire che quelli in piazza erano una sparuta minoranza. In tutto 300 persone per gli organizzatori. Cento per la questura. In ogni caso non una rivolta di piazza.
Eppure a Casbeno, ad esempio, contro il nuovo piano della mobilità hanno raccolto oltre 600 firme in un battito di ciglia. Più del doppio dei manifestanti di ieri. E mentre il corteo sfilava in molti applaudivano e puntavano verso uno spritz con passo deciso. Perchè? «Perchè tanto non serve a niente». E non si parli di elettorato immaturo e disinteressato. Che quando sono stati i cittadini (e basta) ad alzare la testa, gli altri (cittadini) ci sono stati eccome.
E allora forse sì. La manifestazione di ieri magari rappresentativa di qualcosa è. Non sarà che i varesini si siano scocciati in modo bipartisan? Non sarà che una piazza vuota a fronte di un palese malcontento non decreti un vincitore ma una sconfitta trasversale?