VERBANIA – Sarà stata la gioia di ritornare in libertà, ma è durata appena mezza giornata per un cittadino, residente in Valle Vigezzo, già noto alle forze dell’ordine.
I fatti
Giovedì 3 novembre scorso, di mattina, l’uomo era stato scarcerato perché aveva ottenuto uno sconto di pena, pur permanendo l’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria. Nel pomeriggio, quindi, era atteso presso la stazione dei carabinieri di Santa Maria Maggiore, per concordare con le forze dell’ordine i tre giorni settimanali per adempiere all’obbligo di firma.
Meglio il bar del commissariato
Ma l’uomo, forse per l’incontenibile gioia di avere riassaporato la libertà, invece di raggiungere la valle ha preferito trascorrere il tempo a Domodossola, di bar in bar. Il risultato, una ubriacatura in bello stile, che lo ha portato a dare in escandescenza. Qualcuno ha dunque chiamato il 112 e nel momento in cui è intervenuta sul posto una pattuglia della polizia di Domodossola l’uomo ha iniziato a scagliarsi contro l’assistente donna della pattuglia, insultandola e minacciandola, al punto che i poliziotti sono riusciti a mala pena a identificare l’uomo.
Nuovamente in gattabuia
Il finale? Come da copione. Nuovo arresto, stavolta per resistenza a pubblico ufficiale. Ma il comportamento dell’uomo non è rientrato neanche durante il trasporto nell’auto di servizio della polizia, allorché è andato avanti con le minacce alle forze dell’ordine, le urla e gli insulti, che sono durati anche tutta la notte trascorsa in camera di sicurezza. Infine l’uomo è comparso in tribunale ieri mattina, venerdì 4 novembre, per la convalida dell’arresto, e per lui la pm Anna Maria Rossi ha chiesto l’applicazione della misura cautelare in carcere. Il giudice ha accolto l’istanza e così, dallo stesso pomeriggio, l’uomo è ritornato in cella.