La testa di sarebbe stata gettata in un sacchetto dell’immondizia abbandonato in un campo di Garbagnate, non molto distante dall’orto nel quale ne era stato seppellito il cadavere. Un sacchetto del quale , il pensionato di 64 anni di Garbagnate, accusato del delitto, si era sbarazzato lo scorso 30 luglio, giorno in cui era stata denunciata la scomparsa da casa della promoter di Castellanza.
I reperti individuati dagli investigatori, sono stati sottoposti a sequestro con decreto del pubblico ministero di Busto Arsizio . Sono stati prelevati per la successiva analisi dal personale del laboratorio di antropologia e odontologia forense (Labanof) di Milano. Con quasi certezza si tratta di quel che resta della vittima dell’efferato omicidio.
Da alcuni giorni gli investigatori erano alla ricerca della testa decapitata, ma nelle ultime ore è arrivata l’importante svolta. Nel sacchetto dell’immondizia ci sarebbero resti umani, probabilmente ossa del cranio. Solo gli accertamenti scientifici stabiliranno con esattezza di cosa si tratta e se come appare praticamente certo siano da ricondurre alla Re.
Clericò, accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere, si trova ora detenuto in carcere a Busto Arsizio. La vicenda è nota. Marilena Rosa Re nel 2014 avrebbe consegnato all’indagato e alla moglie una una somma di denaro in contante da 60 mila euro: la donna, stando alle ricostruzioni investigative, doveva versare circa 80 mila euro, quale debito pregresso, all’Agenzia delle Entrate. Una somma che doveva essere consegnata il 31 luglio all’agenzia e che la donna pare fosse orientata a saldare il debito secondo i tempi fissati. La Re, nei giorni di scadenza del pagamento verso il Fisco, si sarebbe rivolta, infatti, all’indagato chiedendogli la restituzione dei soldi, ma in quella circostanza avrebbe appreso che l’amico non era più in possesso della somma. L’uomo avrebbe riferito di aver speso la consistente cifra in bollette.
A quel punto qualcosa sarebbe andata storta. Clericò l’avrebbe uccisa e poi decapitata. Nei giorni scorsi aveva inventato una storia surreale, raccontando di essere stato minacciato da un fantomatico killer se non avesse seppellito il corpo della promoter. Poi, però, ha cambiato versione assumendosi la piena responsabilità dell’omicidio.