– E la denuncia, come sempre più spesso accade, corre sui social network. Sul gruppo facebook “Sei di Marnate se…” rende noto quello che ha trovato dentro e intorno alla superficie cintata dedicata agli amici a quattro zampe: veleno per i topi e altri tipi di rifiuti.
Pia, che si è adoperato per ripulire il luogo, documenta tutto pubblicando su internet un video e diverse fotografie. «Attenzione!!! – precisa rivolto agli internauti – non intendo allarmare nessuno e tutto ciò che vedete pubblicato è solo a scopo informativo».
Qualcuno intendeva ammazzare i cani che frequentano il parco? A Marnate, sottolinea il sindaco , episodi del genere non si sono mai verificati, ma eventi simili sono invece già accaduti in altri Comuni,
anche recentemente.
Qualcuno è ricorso in buona fede al topicida per far fuori i ratti, ma questo è stato poi trasportato nella zona? La polizia locale e il Comune sono stati avvisati e i funzionari dell’Ufficio tecnico e gli agenti si sono recati sul posto per verificare la situazione.
«La pastiglia che è stata ritrovata nell’area – afferma il capo della polizia locale – era già consumata. Non sappiamo come sia arrivata in quella zona, se è stata volontariamente posizionata contro i cani oppure se un topo o un cane, ingerendola, l’abbia poi rigettata lì».
Tutto è iniziato con un cane che domenica nel settore riservato ai migliori amici dell’uomo ha ingerito del veleno: fortunatamente, portato dal veterinario, è stato salvato.
E’ escluso che sia in corso una derattizzazione. «Abbiamo fatto una verifica con l’Agesp che gestisce l’area – dichiara Scazzosi – ed è risultato che non si è trattato di una derattizzazione che peraltro viene effettuata con sistemi diversi».
In ogni caso, il primo cittadino tranquillizza la popolazione: «Il luogo è costantemente monitorato – dice – anche se comunque è grande, isolato e non può essere sorvegliato 24 ore su 24. È ovvio che se una persona volontariamente si recasse lì di notte e gettasse un’esca non sarebbe facile scoprirlo. Poi per le persone un boccone avvelenato non è visibilissimo, mentre un cane lo trova più facilmente».
Tra l’erba sono stati poi ritrovati anche dei pezzetti di eternit e parecchie deiezioni canine.
«Ben vengano le segnalazioni – sono le parole di Scazzosi – e anzi ringrazio chi le ha fatte, ma bisogna tener presente che l’area si trova vicino ad una discarica e che si è trattato di pezzetti piccoli. Riguardo le deiezioni canine, devo invece appellarmi all’educazione dei padroni».