Neonato scomparso/Per il padre è vivo, la madre insiste: è morto

Ascoli Piceno, 22 lug. (TMNews) – Resta il mistero sulla sorte del piccolo Jason, il neonato di Folignano scomparso da circa un mese: oggi davanti al gip per l’interrogatorio di convalida dei fermi Denny Pruscino, ha detto “sono convinto che è vivo”, dando anche alcune indicazioni di dove potrebbe essere, mentre la madre Katia Reginella ha insistito: “E’ morto. È stato un incidente”. I due, lei casalinga di 24 anni, lui operaio di 30 anni restano comunque in carcere, oggi infatti il gip di Ascoli Piceno Carlo Calvaresi ha convalidato i fermi dei due, accusati in concorso di maltrattamenti aggravati dalla morte e occultamento di cadavere.

Il corpo del piccolo Jason, nel luogo indicato dalla donna, sul ciglio della strada a Castel Trosino, non è stato infatti mai trovato. Oggi però Denny Pruscino a sorpresa, davanti al magistrato ha detto: “Oggi voglio dire la verità” e ha cambiato, anche se per la terza volta davanti ai magistrati la sua versione dicendo che il bimbo sarebbe vivo, di essere convinto che lo sia, indicando anche alcune persone, vicine alla moglie, presso le quali il bimbo dovrebbe essere e fornendo al magistrato anche alcune indicazioni di luoghi, tra cui anche all’estero. Sono quindi di nuovo ripartire le ricerche
degli inquirenti, estese anche all’estero, e la pista più probabile sembra essere la Svizzera.

A convincere Pruscino che Jason sia vivo sarebbero stati alcuni elementi carpiti alla moglie, che invece continua a sostenere l’ipotesi della morte a causa di un incidente. E anche alcune osservazioni che il 30enne avrebbe fatto, dopo la scomparsa del piccolo: a casa sarebbe rimasto infatti il passeggino ma non alcuni oggetti del corredo ad esempio e anche una piccola somma, circa mille euro, custodita in casa, sarebbe sparita. Così Pruscino si sarebbe convinto che il piccolo Jason sia vivo e sia stato consegnato dalla moglie a persone a le i vicine. Dunque sono ripartiti gli accertamenti degli inquirenti per verificare questa ipotesi.

La moglie, invece, ha continuato a sostenere la sua versione dei fatti anche di fronte al gip non ha saputo indicare un giorno preciso, ma ha ripetuto che Jason “è morto”, ha raccontato che il bimbo è caduto mentre lo stava cambiando, di essere scivolata a sua volta, di aver visto due bernoccoli sulla testa del bimbo e di essersi accorta che era morto. Poi di averlo preso e portato, a piedi, a a Castel Trosino, a venti chilometri distanza. Luogo dove il bimbo no è stato trovato. La donna inoltre ha continuato a sostenere che il marito al momento dell’incidente fosse fuori casa, che non sapeva nulla, e di aver fatto tutto da sola.

La rivelazione di oggi di Denny Pruscino ha fatto scattare nuove ricerche, ma si tratta della terza versione rilasciata dal 30enne davanti ai magistrati in momenti diversi: prima davanti al pm ha detto di aver accompagnato lui stesso la moglie a Castel Trosino, e qui lasciato il corpo del piccolo, poi in un altro interrogatorio agli inquirenti ha detto di essere tornato a casa dal lavoro e il piccolo non c’era più, corroborando quindi la versione della moglie, oggi la terza, clamorosa versione: è vivo. Una versione che aprirebbe quindi una speranza di ritrovare Jason vivo. Una flebile speranza.

Gtu/Sar

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