BUSTO ARSIZIO – Tutti assolti con formula piena “perché il fatto non sussiste”. Si è chiuso così stamani davanti al Tribunale di Busto Arsizio il processo, scaturito dalle indagini della Dda di Milano, a carico della società di intercettazioni Area, con sede a Vizzola Ticino, e di otto persone, tra cui l’ex amministratore e alcuni dipendenti ed ex dipendenti della stessa società.
L’accusa al centro del dibattimento era di accesso abusivo a sistema informatico. Secondo l’accusa, infatti, negli anni scorsi, mentre la società svolgeva servizi di intercettazione per conto di una trentina di Procure in tutta Italia, gli allora responsabili di Area avrebbero usato un sistema di teleassistenza, attraverso un software, che avrebbe avuto delle ‘falle’ e avrebbe lasciato traccia anche nei pc dell’azienda del materiale intercettato.
Le difese avevano sempre contestato la genericità dell’imputazione di accesso abusivo a carico degli imputati. Un’accusa spazzata via oggi con le assoluzioni decise dal giudice Giulia Pulcina, dopo che il gup di Milano Giulio Fanales nel 2018 aveva mandato a processo, per competenza territoriale davanti al Tribunale di Busto, gli 8 responsabili ed ex dell’azienda (ancora attiva nei servizi di intercettazione). E un altro giudice aveva disposto anche il rinvio a giudizio della società indagata sulla base della legge sulla responsabilità amministrativa degli enti. Il Tribunale oggi ha accolto la linea difensiva degli avvocati Carlo Enrico Paliero e Fabio Ambrosetti. Le motivazioni del verdetto saranno depositate tra 90 giorni.