«Nessuno tocchi l’ospedale di Cittiglio. Pronti alla mobilitazione generale»

Il comitato per salvare il plesso ha avviato una raccolta firme: «Già raccolte 4300 adesioni»

«Nessuno tocchi l’ospedale di Cittiglio. Pronti ad andare sino in fondo: sarà una mobilitazione generale». Una mobilitazione dei cittadini. Precisamente dei circa 70mila utenti che resterebbero senza un presidio sanitario “fondamentale”, qualora l’ospedale di Cittiglio venisse chiuso. «O svuotato poco a poco – spiega Salvatore Romano, tra i fondatori del comitato per salvare l’ospedale di Cittiglio – come di fatto sta accadendo».

Il comitato (che conta anche una pagina Facebook che ha raccolto mille like in meno di 24 ore) da una settimana circa ha lanciato una raccolta firme proprio per dire no alla chiusura della struttura sanitaria.

«Ad oggi sono circa 4.300 le firme raccolte – spiega Romano – Questo il conteggio relativo alle adesioni ricevute a Cittiglio, attraverso il presidio davanti all’ospedale e altri banchetti. In realtà mancano ancora le firme raccolte negli altri comuni. Stiamo avendo adesioni a Gemonio, Gavirate. In realtà in tutti i comuni del Medio Verbano. Ci sostiene in questa battaglia anche il Comune di Cittiglio e gli altri 29, 30 che fanno parte del Medio Verbano».

Facciamo due conti: 4.300 firme in una settimana di gelida pioggia. Trenta amministrazioni comunali schierate al fianco dei cittadini in questa battaglia. Circa 70mila utenti che si vedrebbero tagliare un servizio.

«È proprio sui numeri che contiamo – spiega Romano – Andremo avanti con la raccolta firme per poter raccogliere il maggior numero di adesioni possibile». Con questo ritmo non ci vorrà molto, anche perché basta dare uno sguardo alla pagina Facebook del comitato per capire quale sia l’interesse dei cittadini. La domanda più ricorrente è: «dove trovo i banchetti per aderire?». Domanda ripetuta da residenti in diversi Comuni. Una volta chiusa la raccolta firme: «andremo in Regione.

Per cominciare. Consegneremo le firme facendo presente qual è la volontà dei cittadini. Siamo prontissimi a organizzare delle manifestazioni anche sotto il palazzo della Regione», spiega Romano che aggiunge: «È un gioco politico che vuole toglierci il nostro ospedale in favore della struttura di Luino. Ricorderemo ai nostri rappresentanti, che non abbiamo più avuto il piacere di incontrare dopo le elezioni regionali, che siamo cittadini votanti. Che quella struttura per il nostro territorio è fondamentale. Stiamo parlando di un ospedale: stiamo parlando di salute pubblica. Non di sciocchezze». La mobilitazione, insomma, è appena cominciata. «Se Regione Lombardia non ci vorrà ascoltare porteremo le nostre ragioni più in alto. Non è nostra intenzione fare un passo indietro – spiega Romano che, tra l’altro, all’ospedale di Cittiglio ci ha lavorato per 40 anni – ci dicono che mancano risorse. Ma il dovere dei nostri rappresentanti politici non sarebbe quello di trovarle queste risorse per la salute dei cittadini? Ci siamo sentiti dire che i medici non vogliono venire a lavorare a Cittiglio. Ma da quando un medico opera dove vuole e non dove serve?».

E c’è da giurare che in occasione di ogni tornata elettorale «sapremo ricordare, anche attraverso un capillare volantinaggio, quali tra i nostri rappresentanti si sono disinteressati del nostro ospedale o peggio ne hanno voluto la chiusura».