Niente saggio musicale in chiesa «Offende i bimbi non cattolici»

Scoppia la polemica a Sesto per l’annullamento del concerto gospel. Il sindaco: «Mi sembra una follia». L’opposizione: «Non interferisca»

– Il saggio del corso musicale della Primaria Matteotti non si farà. Le insegnanti del plesso nel rione Mulini hanno deciso di rinviare lo spettacolo a causa dell’inagibilità della Marna allagata. Fin qui, tutto nella norma.
Se non fosse che una soluzione ci sarebbe stata, ma non è stata condivisa e ha scatenato polemiche. Si era difatti pensato ad un’altra location: la chiesa di San Bernardino, luogo di culto ma che ben si prestava al gospel. Una soluzione inizialmente accolta da genitori e insegnanti.

La scelta però non è piaciuta ad alcuni genitori, pare di fede islamica, che hanno imposto ai loro figli di non prendere parte alla recita. Di fronte a quest’atteggiamento alcune docenti, forse per non offendere la sensibilità religiosa altrui, hanno scelto di non partecipare, affidando la regia al Comitato Genitori.
Una posizione che ha portato al rinvio e che il sindaco ha stigmatizzato sul suo profilo Facebook: «Queste maestre non potrebbero pensare prima agli altri 110 bambini? A me sembra una follia! A voi? Chiederò

un incontro». Un’opinione personale alla quale è seguito un fiume d’insulti per le maestre, telefonate al sindaco da genitori infuriati per l’annullamento e l’invettiva d’InsiemeperSesto. Il gruppo d’opposizione in una nota esprime «solidarietà alle insegnanti dopo le frasi insolenti rivolte loro. Le maestre hanno agito nel rispetto delle norm». Condanna invece «le illazioni del sindaco che ha cercato d’interferire con la libertà d’insegnamento e che spesso dimentica d’essere sindaco di tutti» e appoggia le docenti che «promuovono l’integrazione» e i genitori «più sensibili e aperti di chi avrebbe dovuto preoccuparsi dell’accoglienza per ogni cittadino».

Nel loro elogio all’integrazione dichiarano d’aver sentito anche i rappresentanti della comunità islamica«che ci hanno spiegato come il Corano non vieti ai suoi credenti d’entrare in una chiesa». Per i consiglieri laici rinviare a gennaio il saggio appare «la scelta più logica, lasciando le religioni fuori dal contesto laico della scuola pubblica». Replica Colombo: «La mia era una visione personale. Perché scontentare 110 bambini per tutelarne una decina? InsiemeperSesto non rappresenta la cittadinanza, come attestato dal risultato elettorale: cerca di tutelare gli interessi d’una minoranza che ha voluto prevaricare la maggioranza dei sestesi. Mi spiace per l’attacco alle maestre, ma non è così che si fa integrazione: la festa per tutti infatti non ci sarà. Da sindaco cattolico difenderò i valori religiosi e culturali della nostra comunità».