«Non ci resta che sperare nel buon cuore e nella tolleranza degli ausiliari della sosta». Questo il commento, amaro, delle mamme che il mese scorso hanno consegnato 382 firme in Comune per chiedere la sosta gratuita di venti minuti davanti agli asili «in zona strisce blu», per consentire di portare e riprendere i figli a scuola in tranquillità, senza il rischio di incappare in sanzioni.
I genitori chiedevano di poter aderire al novo piano della sosta con la creazione di un pass speciale, creato appositamente per le materne interessate dal problema, da esporre negli orari di ingresso e di uscita dei piccoli.
«Il sindaco ci ha ribadito la decisione dell’amministrazione comunale di concedere un’ora di sosta gratuita dalle ore 8 alle ore 9 davanti alle scuole promotrici della petizione ed interessate dal piano parcheggi – raccontano le portavoce dei firmatari che hanno incontrato il primo cittadino settimana scorsa – Abbiamo fatto presente che l’orario di ingresso delle scuole dell’infanzia è dalle 9 alle ore 9.15 e che, soprattutto, poi occorre andare a recuperare i bambini, ma ci è stato risposto che il piano sosta non può essere ulteriormente modificato».
Pur di risolvere il problema i promotori dell’iniziativa erano pronti a rinunciare all’idea del pass ad hoc, proponendo in alternativa di estendere di un’altra mezz’ora al mattina la sosta gratuita oppure «la realizzazione di stalli bianchi a sosta breve in prossimità delle scuole dell’infanzia – raccontano – con rammarico abbiamo dovuto registrare l’atteggiamento di chiusura dell’amministrazione che non porterà nemmeno in discussione la petizione nel prossimo Consiglio».
Da qui l’amarezza delle mamme che considerano «davvero minimale» lo sforzo dell’amministrazione di aumentare la fascia oraria di sosta gratuita dalle 8 alle 9 del mattino «perché non risolve completamente il problema all’ingresso dei bambini e soprattutto non offre alcuna soluzione alternativa per poter recuperare i bambini all’uscita dall’asilo senza dover pagare giornalmente il ticket», scrivono in una nota diffusa dopo l’incontro con Galimberti.
«Non ci resta che sperare nel buon cuore e nella tolleranza degli ausiliari della sosta che sicuramente, come ci è stato assicurato non sono lì per perseguitare mamme e papà che accompagnano e vanno a riprendere i figli a scuola – concludono – ma delle multe sono già state staccate e tocca pagarle».