«No a estate di code e disservizi» Poste convocate dal prefetto

La richiesta di un nuovo incontro in prefettura con i dirigenti di Poste Italiane e la volontà di rendere permanente l’assemblea dei sindaci, per affrontare insieme anche altri problemi che riguardano tutto il territorio. Alla riunione di sabato in Comune a Brebbia, convocata dal sindaco portavoce, a cui hanno partecipato direttamente 19 primi cittadini e indirettamente altre sette amministrazioni comunali, è emersa la forte preoccupazione per la qualità dei servizi postali nei prossimi mesi di luglio, agosto e settembre.

Ad allarmare ulteriormente i sindaci, la denuncia della Cisl Poste di forti carenze di organico in Lombardia ed anche in provincia di Varese, dove, secondo i calcoli del sindacato, mancherebbero una sessantina di postini e una cinquantina di addetti agli sportelli. «L’assemblea – spiega Gioia – ha deciso di chiedere al Prefetto di Varese affinché solleciti la riconvocazione della conferenza provinciale permanente tra la rappresentanza dei sindaci e quella di Poste italiane, con l’obiettivo di apportare opportuni miglioramenti alla situazione attuale».

Le parti si erano viste in prefettura lo scorso 5 marzo; in quella sede l’azienda aveva fatto delle promesse. «La situazione – sottolinea una nota dei sindaci – è migliorata in alcune realtà rispetto agli ultimi mesi ma evidenzia ancora oggettive carenze dovute principalmente alla mancanza di personale che incide negativamente sulla qualità dei servizi».

L’incubo è che si ripeta la situazione dell’estate 2013 con posta non consegnata per mesi, sportelli chiusi e file interminabili in quelli aperti. Ad andare in maggiore sofferenza sono ovviamente i Comuni più piccoli, di cui il nostro territorio è ricco. Alcune avvisaglie negative di ciò che potrà succedere quest’estate lo si è avuta durante i ponti di Pasqua, 25 aprile, 1° maggio e 2 giugno. «Esprimiamo viva preoccupazione – insistono i primi cittadini – anche in ragione del fatto che i disservizi più pesanti si palesano in concomitanza dei ponti festivi e soprattutto durante le ferie estive». I sindaci chiedono quindi che Poste Italiane faccia di più e garantisca la sostituzione di portalettere e addetti gli sportelli durante le prossime ferie.

«Facciamo rimarcare nostro malgrado – si legge ancora nella nota – che l’impegno di Poste volto ad accrescere la funzionalità organizzativa complessiva dei servizi di sportelleria e recapito postale, ad oggi non ha sortito l’effetto sperato».

I sindaci non hanno nessuna intenzione di mollare, anzi c’è la volontà di rendere permanente l’assemblea dei primi cittadini. «Vorremmo che diventasse un tavolo di discussione a cadenza periodica per affrontare problemi comuni a tutte le amministrazioni» conclude Gioia. A cominciare proprio dalle Poste.

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