No alla Varesina Bis Polemica a Tradate

No al progetto della Varesina bis: anche Kinesis Tradate contesta la bretella che collegherebbe la zona di Tradate alla Pedemontana. La preoccupazione è per il futuro dell’area verde dove passerebbe l’opera: «Negli ultimi quindici anni – fa sapere Kinesis – il territorio in cui viviamo è stato oggetto di una pesante speculazione edilizia, come non si era mai vista. Come se tutto ciò non bastasse, adesso il Parco Tre Castagni, uno degli ultimi boschi rimasti sul nostro territorio, che si trova tra la zona industriale e Lonate Ceppino, è minacciato dal progetto della Varesina Bis, per il quale è previsto un costo di svariati milioni di euro a scapito, ovviamente, degli investimenti nel trasporto pubblico, nei servizi sociali, nella sanità, nell’istruzione.

Anche questa opera servirà solo ad arricchire le solite grandi imprese costruttrici». Il progetto non piace anche per le ripercussioni di natura ambientalista: «La Varesina Bis, come ogni nuova strada farà nascere speculazioni sui terreni limitrofi. Storicamente non c’è una statale o provinciale che non abbia favorito la costruzione di nuovi palazzi, capannoni e centri commerciali intorno alla sua sede stradale». «Ogni nuovo intervento stradale inserito in una situazione fortemente urbanizzata genera ulteriore caos. Autostrade, bretelle, e circonvallazioni generano traffico, cioè producono del traffico addizionale. Vengono anche influenzate le scelte abitative e lavorative delle persone a causa della nuova strada».

L’amministrazione comunale di Tradate si è già mossa per contrastare il progetto: «Ci siamo già dimostrati contrari – spiega l’assessore Pino Scrivo – chiedendo lo stralcio, noi continuiamo a chiederlo a gran voce ma per il momento ci è stata negata questa opportunità. Dal nostro punto di vista si tratta di un’opera inutile, ci distrugge la pista ciclabile. Inoltre la parte che va da via Albisetti fino allo svincolo di Lozza non è ancora finanziata. Finirebbe in mezzo alla campagna e non servirebbe a nessuno, motivo per cui continuiamo a ritenerla del tutto inutile».

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