L’assemblea annuale di Coldiretti Varese si è conclusa con un bilancio positivo del 2023 e una prospettiva decisa per il futuro dell’agricoltura locale. I risultati finanziari approvati all’unanimità riflettono la robustezza e la competitività del settore agroalimentare di Varese, testimoniando l’impegno degli imprenditori agricoli supportati dall’organizzazione. Un punto culminante dell’anno è stato il completamento della nuova sede in via Monte Rosa 34, simbolo tangibile del progresso e della presenza consolidata di Coldiretti nella regione.
Durante l’assemblea, il presidente Pietro Luca Colombo e il direttore Rodolfo Mazzucotelli hanno delineato le priorità future, tra cui abbiamo:
- 1. L’emergenza provocata dalla fauna selvatica. Martedì prossimo, gli agricoltori lombardi si mobiliteranno presso il Pirellone per affrontare questa critica problematica, che include anche il Varesotto.
- 2. Un’altro tema cruciale è la difesa del Made in Italy contro pratiche sleali e multinazionali che minano il marchio italiano
- 3. La salvaguardia della Dieta Mediterranea e della biodiversità locale, specialmente nel settore ortoflorovivaistico.
- 4. Un focus è stato dedicato anche alle filiere agricole, con un appello per sostenere i settori chiave come mais, frumento, zootecnia lattiero-casearia, ortofrutta e florovivaismo.
L’assemblea ha sottolineato l’urgenza di affrontare i cambiamenti climatici con politiche concrete per garantire la sicurezza alimentare e la sostenibilità ambientale, senza trascurare la necessità di proteggere la redditività delle imprese agricole.
Coldiretti Varese si prepara a ulteriori iniziative per difendere il Made in Italy e gli interessi degli imprenditori agricoli, tra cui la campagna di raccolta firme #nofakeinitaly per migliorare la trasparenza dell’etichettatura e garantire la rintracciabilità delle produzioni. L’assemblea si è conclusa con l’auspicio del presidente Colombo di guardare al futuro con fiducia e determinazione, enfatizzando l’obiettivo di costruire un’agricoltura sempre più sostenibile, competitiva e capace di valorizzare le eccellenze del territorio prealpino.