«No infedeli in Terra Santa». Preso integralista egiziano

L’uomo, psichicamente instabile, vagava per l’aeroporto armato e pericoloso

Integralista bloccato dai Ros a Malpensa. Voleva «liberare la Terra dagli infedeli». Sotto la lente di osservazione Ahmed Mohamed Nabawy Salem, 31enne egiziano, disoccupato, in Italia senza fissa dimora, che come riferito dai suoi parenti presenti in Italia e da alcuni conoscenti, nell’ultimo periodo aveva manifestato un’ossessiva concentrazione sulla religione musulmana, esprimendo più volte la necessità di stabilire la supremazia di quest’ultima in tutto il mondo per «ripulire la terra dagli infedeli».

Il tutto associato ad una particolare aggressività nei confronti di amici e parenti, specialmente in riferimento a discorsi di carattere religioso. Inoltre, considerata la situazione, lo stesso avrebbe dovuto raggiungere l’Egitto mediante un volo in partenza da Malpensa. La famiglia infatti, attraverso un cugino in Italia, per l’instabilità psichica dimostrata e alla luce dell’impronta “radicale” che stava assumendo, onde evitargli problemi, aveva predisposto il suo ritorno in patria.

L’evidente alterazione psicofisica dimostrata al check in dell’aeroporto non aveva permesso il suo imbarco e in quella circostanza, inoltre, dopo essersi allontanato dall’accompagnatore, Salem aveva preso a vagare nell’area aeroportuale.

L’attività di indagine condotta dal Reparto Anticrimine di Milano e dal Nucleo Informativo del Comando Provinciale di Milano ha permesso di appurare la veridicità di quanto segnalato e Salem, dopo essere stato rintracciato nei pressi dell’area cargo di Malpensa, in stato di alterazione psicofisica con una spranga tra le mani e un oggetto appuntito, è stato condotto presso l’ospedale di Busto Arsizio per accertamenti di natura psichiatrica. Il prefetto ha valutato veritiera la radicalizzazione e ha giudicato concreto il rischio di radicalizzazione violenta e ha così disposto il ricovero presso il reparto di psichiatria di Busto Arsizio.

L’attività è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano – IV Dipartimento Terrorismo ed Attività eversive, nella persona del coordinatore, Alberto Nobili e dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, nella persona della dottoressa Rosaria Stagnaro.