Da qualche giorno, sul web e sui vari social network, circola la notizia, rivelatasi presto una bufala, che attribuisce a una sedicente sezione anticrimine della Polizia di Stato l’invito a tutti i cittadini italiani a prestare la massima cautela qualora si ritrovasse nella propria cassetta della posta dei piccoli flaconcini prova o dei cartoncini imbevuti di profumo.
Se inalati, secondo l’avviso bufala, si correrebbe il rischio di un arresto cardiaco immediato, visto che si tratterebbe non di essenze profumate ma di una sostanza velenosa; insomma una delle tante notizie false che circolano sempre più spesso nella rete, ma che è stata smascherata, sempre sul web, nel giro di poche ore, ma è che ha fatto in tempo a fare il giro di tutti i social italiani.
E’ facile quindi immaginare, la reazione di stupore e anche di paura avuta da un cittadino residente a Cadrezzate che lunedì mattina, rientrando a casa per la pausa pranzo, ha trovato nella cassetta della posta della sua abitazione alcuni flaconcini di profumo, quelli di prova con cui solitamente le profumerie omaggiano i clienti. L’insolito ritrovamento ha preoccupato il cittadino che ha subito avvertito i carabinieri di Angera, i quali hanno provveduto al sequestro del materiale che è
stato inviato in laboratorio per le analisi del caso e per accertare quale sostanza sia contenuta effettivamente nei flaconcini rinvenuti. Anche l’amministrazione comunale di Cadrezzate è stata avvertita subito della questione; il sindaco , ha provveduto diramare un avviso ai cittadini tramite i social netowrk e su whatsapp in particolare. «Se trovate nella cassetta della posta confezioni o campionicini di profumo non toccate né aprite il plico ma chiamate subito i carabinieri di Angera» si legge nell’avviso.
Una decisione precauzionale quella presa dal primo cittadino su suggerimento delle stesse forze dell’ordine. «Non vogliamo creare inutili allarmismi – spiega Robustellini – ma finché non sarà accertata la natura del contenuto dei flaconi, l’avviso resta valido per precauzione; sono in corso tutti gli accertamenti necessari su i cui esiti terremo informati i cittadini».
Una volta accertata la natura della sostanza del contenuto dei flaconi di profumo bisognerà cercare di capire le motivazioni che hanno spinto qualcuno a infilare nella cassetta delle lettere del cittadino cadrezzatese quei flaconi di profumo; l’ipotesi maggiormente accreditata è che comunque si tratti di una goliardata, legata proprio alla bufala che circolava sul web. «Spero si sia trattato davvero soltanto di uno scherzo, che però, visti i tempi in cui viviamo, ha generato comprensibile preoccupazione in tutto il paese; auspico che tutta la vicenda possa essere chiarita nelle prossime ore, in modo da informare i cittadini cadrezzatesi» sottolinea il sindaco; al momento, a Cadrezzate, non sono stati segnalati casi analoghi.