Ancora vandali in azione e Velo ok nel mirino: questa volta le mani ignote hanno colpito in via Monte San Michele accanendosi contro gli impianti di Tradate. Non è la prima volta che accade anche nel territorio comunale, ma evidentemente gli impianti di controllo delle velocità continuano a essere oggetto di azioni vandaliche.
Polizia locale al lavoro
L’ultimo impianto messo fuori uso a Tradate è quello, per intenderci, posizionato (al momento è in riparazione) sulla strada che dalla rotonda di Abbiate porta verso la Fornace. Il vandalismo, del quale si stanno occupando gli agenti di polizia locale, sarebbe stato compiuto tra venerdì e sabato, esattamente una settimana fa. Fino a domenica il “gabbiotto” arancione era perfettamente visibile sulla strada, già segnalato sull’asfalto dal nastro di delimitazione.
Secondo una ricostruzione sommaria dei fatti, qualcuno si sarebbe accanito di notte contro il “dissuasore” di velocità gettandolo sull’asfalto a margine della carreggiata. Un danno che di fatto ha messo fuori uso il dispositivo. In realtà, come ormai è piuttosto noto, il contenitore arancione non ha funzioni di autovelox a meno che non ci sia nelle vicinanze la pattuglia degli agenti di polizia locale che compie sul posto l’accertamento della sanzione per il superamento della soglia di velocità secondo quanto previsto dalla normativa del codice della strada.
Episodi a raffica
Nella normalità dunque si tratta solo di uno “spauracchio” che dovrebbe avere la funzione di dissuasore vero e proprio per chi preme un po’ troppo con il piede sull’acceleratore.
Gli impianti dissuasori di velocità erano stati già presi di mira di recente anche in altre parti del Varesotto. A Castronno, ad esempio, i vandali avevano colpito il mese scorso due volte in giorni ravvicinati. Li avevano sradicati dalla loro sede naturale gettandoli sull’asfalto dopo aver provocato dei danni alle strutture. Uno degli impianti danneggiati sarebbe stato travolto da un automobilista. I vandali avevano danneggiato almeno quattro impianti arancioni sistemati tra la provinciale e via Brughiera.
Si tratta di punti del territorio nei quali l’amministrazione comunale, sulla base delle segnalazioni ricevute, e sulla base delle velocità rilevate, aveva deciso di piazzare i dissuasori di velocità.