Pro Patria attesa dall’appuntamento con la Virtus Bolzano questo pomeriggio allo Speroni. Fischio di inizio alle 14.30 con i biancoblù chiamati a continuare il trend positivo contro un avversario che arranca in classifica e decimato dalle squalifiche: tre sono gli squalificati dal giudice sportivo, altrettanti gli infortunati.
Nella conferenza di presentazione Bonazzi mantiene la solita lucidità e mette subito a fuoco la situazione: «Abbiamo avuto una settimana particolare con qualche difficoltà a lavorare, ma alla fine ci siamo riusciti. Non abbiamo il sintetico, cambiare superficie un giorno sì e un giorno no potrebbe essere il motivo di qualche infortunio di troppo; cerchiamo di adattarci a questa situazione. Quella con la Virtus Bolzano è la classica partita come quelle con Olginatese e Scanzorosciate: devi vincerla, devi interpretarla bene dal primo minuto. È una squadra che fa sempre gol, fisica più di noi, con attaccanti importanti, nonostante gli squalificati. Hanno cambiato tanto a gennaio, per questo li conosciamo poco, penso però che se siamo a posto non ci siano problemi anche se è una squadra da rispettare. Ma vogliamo vincere».
Bilancio positivo quindi? «Siamo contenti perchè stiamo facendo bene, se togliamo il nostro girone e quello del Mestre siamo la terza squadra in termini di punti a livello nazionale. Beccare il girone giusto all’inizio dell’anno conta, noi tante volte facciamo passare la vittoria come una cosa normale, ma non è così che dovrebbe essere. Non guardiamo nè sopra nè sotto, andiamo in campo cercando di vincere più partite possibili, alla fine dell’anno se ci sarà la possibilità di fare i playoff li faremo e cercheremo di vincerli. Darebbe un’iniezione di fiducia a tutti, sono convinto che in quel caso saremo ripescati».
A livello di formazione poco da inventarsi: Mauri titolare in caso di 3-4-2-1, Santic in caso di 3-5-2 con Monzani tra i pali, Zaro, Ferraro e Colombo trittico di difesa, Piras, Arrigoni, Disabato e Barzaghi in mediana con Santana davanti insieme a Gherardi e uno, come detto, Mauri-Santic. E Cappai? «Dal momento che non ho in panchina un’altra punta di peso preferisco tenerne una in panchina per il secondo tempo, se capita qualcosa. Bortoluz? Domenica deve essere pronto». Di necessità virtù.