È iniziato l’1° novembre, il mandato di sei anni di Maria Cristina Pierro, eletta il 3 luglio al primo turno di consultazioni: è la prima donna a guidare l’Università dell’Insubria, succedendo ai precedenti rettori Renzo Dionigi (1998-2012), Alberto Coen Porisini (2012-2018) e Angelo Tagliabue (2018-2024). Di fatto, il suo primo giorno di lavoro in Rettorato è stato lunedì 4 novembre, nella sede di via Ravasi 2 a Varese. Con alle spalle una carriera accademica e professionale di grande impegno e successo, Maria Cristina Pierro, docente di diritto, si prepara a guidare l’ateneo con una visione ambiziosa e positiva, volta a costruire un’università inclusiva, innovativa e profondamente radicata nel territorio. In un’intervista esclusiva, racconta il proprio percorso, le sue priorità e i progetti per far emergere l’Insubria a livello nazionale e internazionale.
Un percorso di crescita e di successi
Maria Cristina Pierro inizia a parlarci della sua storia con passione. ”Dopo la laurea e il dottorato a Pavia, ho mosso i primi passi come cultrice della materia e poi, nel 1995, ho iniziato a insegnare a contratto a Varese. Era una facoltà piccola, ma molto stimolante.” Un percorso lungo, costellato da pubblicazioni, attività didattiche e un costante impegno che l’ha portata, nel 2002, a diventare professore associato e infine ordinario nel 2017. ”Negli anni ho sempre investito tempo e risorse per offrire il meglio ai miei studenti, come nel caso del corso di laurea in giurisprudenza ed economia, che oggi permette ai nostri laureati di ottenere un doppio titolo”.
Il prestigio del dipartimento cresce sotto la sua direzione, ottenendo nel tempo risultati notevoli. Pierro ricorda con orgoglio il riconoscimento come “Dipartimento di Eccellenza”, titolo che ha permesso all’Insubria di ricevere un finanziamento significativo per progetti di ricerca. “Un traguardo importantissimo, che testimonia il valore e il lavoro di tutta la nostra comunità accademica”.
Priorità per il futuro: infrastrutture e relazioni con il territorio
La Rettrice è chiara nel delineare le priorità del suo mandato. ”L’università ha bisogno di migliorare le infrastrutture edilizie, adeguandole alla crescita degli studenti, oggi circa 12.000. È necessario ampliare e modernizzare gli spazi, specialmente per le attività di ricerca e per i laboratori scientifici sia a Varese che nelle sedi di Como e Busto Arsizio.”
Inoltre, il legame con il territorio e le istituzioni locali è per Pierro un punto centrale. “L’università deve essere un motore di sviluppo per il territorio. Rafforzare i rapporti con enti locali e nazionali significa costruire un ponte tra il sapere accademico e la realtà che ci circonda”.
Un’università inclusiva e riconosciuta a livello internazionale
Il sogno della Rettrice è creare un’università che sia inclusiva, aperta e trasparente, un luogo in cui “le decisioni siano sempre orientate al bene comune e alla valorizzazione di tutte le persone che fanno parte della nostra comunità”. Per Pierro, l’inclusione non è solo una parola: “Credo sia fondamentale ricordare che prima di essere professori e studenti, siamo persone. La nostra università si fonda su tre pilastri: studenti, personale amministrativo e docenti, tutti indispensabili per la nostra missione.”
L’obiettivo a lungo termine è rendere l’Università dell’Insubria una realtà sempre più rilevante nel panorama accademico nazionale e internazionale. “Abbiamo un corpo docenti e di ricercatori di altissimo livello e, con il giusto sostegno, possiamo raggiungere risultati importanti sia in ambito didattico che scientifico, contribuendo al progresso della collettività”.
Un messaggio di fiducia per gli studenti
Concludendo l’intervista, Pierro rivolge un messaggio di incoraggiamento agli studenti, riconoscendo le difficoltà del momento storico. “Agli studenti, dico di non farsi intimorire da previsioni negative sul futuro. Stiamo attraversando un periodo complesso dal punto di vista geopolitico ed economico, ma è importante non farsi scoraggiare. Credere nel futuro è fondamentale. La formazione è la vera ricchezza che vi permetterà di costruire un domani migliore. Puntate su di essa con fiducia e determinazione”.
Così, Maria Cristina Pierro si conferma una guida attenta e appassionata, capace di ispirare con una visione di crescita e coesione, per un’Università dell’Insubria che guarda al futuro con solidità e speranza.