– Raid alle scuole medie di Cardano: rubati i computer dagli uffici amministrativi. Il furto scoperto nella mattinata di ieri alla riapertura dell’istituto dopo la pausa del week end: è l’ennesimo blitz messo a segno dai ladri ai danni di una scuola del sud della nostra provincia. Non si ferma l’ondata di incursioni nelle nostre scuole: a giugno erano state saccheggiate scuole a Busto Arsizio, tra cui le Tommaseo, e a Gallarate. Settimana scorsa era stato registrato un altro raid.
Ancora una volta era stata presa di mira la struttura Villa Sioli di via XX Settembre, la scuola materna era stata colpita due volte in solo due settimane prima e di nuovo nella notte tra giovedì e venerdì. Maestre e genitori si erano trovati davanti ad un vetro in frantumi, sfondato dai ladri per entrare ma ormai c’era ben poco da rubare.La dirigete dell’Istituto Comprensivo Crespi, di cui Villa Sioli fa parte, aveva espresso tutta la sua amarezza: «È uno stillicidio che colpisce bambini in età scolare, famiglie che stanno sostenendo il ripianamento degli ammanchi. – spiega Cristina Boracchi – Non solo le macchinette distributrici ma anche le strutture, le casse, i microfoni. Un po’ alla volta si sono portati via tutto». È toccato alle Medie di Cardano al Campo. Nella notte i ladri si sono introdotti nell’istituto scassinando un ingresso nascosto e hanno rubato dall’istituto i computer messi a disposizione degli uffici amministrativi. Solo una settimana fa era finito nel mirino l’asilo nido Poggi a luglio, due volte ad agosto e ancora una volta nella prima settimana di settembre, un altra incursione si è registrata alle scuole Morelli. La striscia di furti negli edifici scolastici era iniziata ad aprile alle scuole Tommaseo in due diverse occasioni per i quali erano stati denunciati due giovani. Tutte le amministrazioni, tra Gallarate e Busto Arsizio, stanno correndo ai ripari. Per tutta l’estate le scuole della provincia, da nord a sud, sono state prese di mira dai ladri. Quello registrato a Cardano al Campo è soltanto l’ultimo episodio. Genitori e dirigenti scolastici chiedono allarmi e controlli. I raid, in alcuni casi, hanno avuto come seguito manifestazioni di solidarietà e iniziative benefiche per raccogliere fondi per ricomprare quanto rubato nelle scuole. Ma adesso la questione si fa seria sotto il profilo della sicurezza.