«Non sono un fantoccio politico» Anche Angera resta senza sindaco

ANGERA Amministrazione comunale al capolinea: il sindaco Magda Cogliati ha rassegnato le dimissioni. La decisione era nell’aria dopo che nelle ultime ore, per sua decisione, erano state ritirate le deleghe a due assessori pesanti come il vicesindaco Luca Tonella e Fabio Ponti.

In sindaco ieri non ha voluto parlare, parla per lei la lettera notificata a tutti gli ex colleghi del consiglio comunale. «Non sono un fantoccio»
Magda Cogliati, nel suo ultimo atto, ha usato termini molto duri per descrivere un contesto difficile. «Ho capito – scrive – che nella maggioranza qualcuno si aspettava un sindaco fantoccio, un burattino che interpretasse la continuità quasi come un semplice prestanome per proseguire in modo acritico la gestione del sindaco precedente. Chi aveva immaginato per me una strada diversa da quella dell’impegno, della correttezza e della responsabilità non ha mai capito nulla della sottoscritta».

Nel mirino di Cogliati ci sono i due assessori, defenestrati nelle ultime ore, e l’ex sindaco Vittorio Ponti, un’ombra ingombrante sulla sua testa.
«L’ex primo cittadino – aggiunge – da quando ha promosso la nascita del suo gruppo non mi ha risparmiato insulti. Confidavo che la sua presenza fosse un elemento in più per il buon governo di Angera. Invece è subito iniziato uno stillicidio psicologico nei miei confronti. Un altro elemento – prosegue – che ha tolto serenità al mio ruolo di sindaco è stata la prevaricante ingerenza dei due assessori».

Tra le righe della lettera di dimissioni emerge chiara la situazione di rottura, che durava da un pezzo, all’interno della giunta: «Questi mesi – aggiunge – sono stati per me molto difficili. Qualche volta ho pensato di lasciare il mio incarico, perché in diverse occasioni mi sono sentita esasperata e impotente ma non ho mai permesso che la sfiducia prendesse il sopravvento. È necessario per il bene di Angera che queste persone vengano fermate. Il modo più certo per farlo è dimettermi da sindaco».

L’opposizione guarda avanti: «Il nostro lavoro – dicono Alessandro Molgora e Marco Brovelli – continua con maggior determinazione perché da oggi vorremmo essere di supporto e stimolo al commissario prefettizio, affinché affronti le tematiche più gravi e urgenti, nei limiti delle sue competenze».

f.artina

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