Preoccupazione a Luino dopo l’incontro di lunedì a Ponte Tresa, nel quale il consigliere del ministero dell’Economia e delle Finanze e capo delegazione nei negoziati con la Svizzera, , ha presentato la road map del nuovo patto che prevede anche la questione frontalieri.
Una modifica radicale all’accordo risalente al 1974 che spaventa non solo i lavoratori in Svizzera, ma anche le amministrazioni di confine.
«Spero che il Parlamento non ratifichi questo accordo e quindi una tassazione superiore al 20% per i nostri frontalieri – spiega il primo cittadino di Luino, : la città lacuale conta oltre 2mila persone che ogni giorno varcano il confine per andare a lavorare – È evidente che il nuovo accordo è stato fatto da funzionari di Roma che vedono il frontaliere come un privilegiato, senza nemmeno sapere che i diritti lavorativi in Svizzera non sono paragonabili a quelli italiani».