Una notte di tensione e violenza ha scosso piazza Repubblica a Varese. Segni evidenti del caos sono rimasti sul posto: macchie di sangue sparse sotto i portici delle Corti e un ombrellone di un bar distrutto. Gli esatti dettagli della rissa non sono ancora chiari (si sa soltanto che si tratta di extracomunitari, ormai padroni dell’area, ndr), ma le conseguenze sono state tangibili e allarmanti per i residenti e commercianti della zona.
“Si sono ammazzati di botte”
Un residente ha riportato l’accaduto affermando che “si sono ammazzati di botte” durante la notte, riaccendendo così il dibattito sulla sicurezza nella piazza. Quest’area, già nota per problematiche legate a criminalità e degrado, continua a preoccupare chi vive e lavora nei dintorni. Le forze dell’ordine sono al lavoro per fare chiarezza sugli eventi e prendere provvedimenti per migliorare la sicurezza in questo punto nevralgico della città.
Tutti contro il Comune: “Città sempre più invivibile, il sindaco esca dal palazzo”
E torna ad infiammarsi la polemica, con gli esercenti del centro sul piede di guerra. Tra i più infuriati, un commerciante della zona ha commentato con amarezza: “Dov’è il comune di Varese? Il sindaco Davide Galimberti è sempre presente quando c’è da tagliare nastri o fare inaugurazioni, ma quando si tratta di intervenire per la sicurezza, sparisce. Noi commercianti siamo stufi di vivere con la paura e di vedere la nostra piazza ridotta così”.
Le critiche si sono fatte più aspre, con molti che chiedono un intervento deciso da parte dell’amministrazione per ristabilire l’ordine in una zona sempre più problematica. Solo pochi giorni fa l’assessore alla polizia locale, Raffaele Catalano, era intervenuto sul tema sicurezza minimizzando il problema e scatenando le ire dell’opposizione, dei commercianti e dei residenti del centro: “Varese è una città sicura, lo dicono i dati”, aveva tuonato.
Prontamente smentito dai fatti di ieri.