Novantamila euro per l’asilo nido infantile “Regina Margherita”: questo il contributo che anche quest’anno il Comune di Saronno ha versato allo storico ente. «Per la nostra Amministrazione, l’asilo fornisce un servizio ottimo e puntuale venendo incontro alle necessità di famiglie che risiedono nel quartiere di Cassina Ferrara. Per questi motivi abbiamo deciso anche per quest’anno di contribuire con una somma consistente sottoscrivendo una Convenzione con l’Asilo» afferma l’Assessore e vice sindaco . Il Comune di Saronno ha sempre sostenuto finanziariamente il funzionamento dell’asilo Infantile Regina Margherita sin dalla sua fondazione regolando la materia con una apposita convenzione.
Volendo fare un po’ di storia possiamo dire che l’asilo infantile Regina Margherita vanta una attività ultrasecolare: la sua fondazione risale al 1898; nel campo sociale ed educativo e rappresenta l’unica realtà di scuola dell’infanzia operante nel quartiere di Cassina Ferrara. L’asilo è una istituzione scolastica paritaria, che svolge un servizio pubblico di carattere educativo e sociale, senza scopo di lucro. Nel 2003 l’Associazione ha cambiato statuto trasformandosi in persona giuridica di diritto privato legalmente riconosciuta e che ha diritto a un contributo comunale nell’ambito del diritto allo studio, tramite un’apposita convenzione.
Per quanto riguarda la consistenza del contributo di quest’anno, si tratta di una cifra solo leggermente inferiore rispetto al passato: «A chi potrebbe elevare delle perplessità circa l’ammontare in confronto al passato – continua Vanzulli – faccio presente che le situazioni economiche sono cambiate. Seppur si è iniziata una attività di razionalizzazione dei servizi e di taglio delle spese debbo amaramente rilevare che, volendo usare una frase che spesso si sente pronunciare, “la coperta è corta”.
Quindi anche se non abbiamo voluto far mancare all’asilo il nostro consistente contributo, debbo confermare che per quest’anno la cifra, che ritengo comunque di tutto rispetto, è di 90 mila euro.
Mi corre l’obbligo di sottolineare che – e parlo a titolo generale riferendomi al bilancio comunale – quanto dovevamo “tagliare” è stato eliminato in termini di spese correnti; se dovessimo intervenire ancora con degli ulteriori tagli dovremmo farlo entrando prepotentemente nei servizi.
Dato però che nostra volontà è quella di garantire lo storico, dobbiamo cercare di dare a tutti, seppur un po’ di meno».